“Spazio alla musica” ha conquistato piazza Martinelli a suon di note, incontri e condivisione. L’iniziativa cittadina, promossa dal direttore d’orchestra Bruno Dal Bon – docente del Conservatorio “Verdi” di Como, grazie all’intervento di oltre 100 musicisti e addetti ai lavori, ha occupato il centro storico del capoluogo per ben tre settimane.Obiettivo principale dell’iniziativa, più volte fermamente rivendicato dagli organizzatori della manifestazione, è stato quello di battersiper un luogo in città destinato prevalentemente alla musica. E la scelta dell’area ex Fulda non è stata certamente casuale. L’ex foro romano, che si trova fisicamente proprio al centro della città murata, gode di una stupenda acustica e con pochi interventi, così come ipotizzato dallo studio presentato da Arkham Project, è capace di trasformarsi in un vero e proprio gioiello dedicato alla musica, soprattutto nei mesi estivi.Il clima di libertà e condivisione vissuto durante le serate di concerti e confronti è stato molto apprezzato da tutti. Dal pubblico che ha vissuto un’idea diversa di quel luogo e dai musicisti che in questo caso hanno prestato i loro strumenti soprattutto per trovare casa. L’atmosfera che si respirava in piazza Martinelli, dove, ad esempio, i bambini continuavano a giocare mentre gli studenti del Conservatorio lariano deliziavano l’aria con gli spartiti di Bach e Beethoven, ha di fatto anticipato un futuro diverso per piazza Martinelli. La questione, però, è capire se la città ha davvero voglia di farsi conquistare dalle note fino al punto di regalarle un luogo in cui la musica possa esprimersi con la massima libertà. Gli assessori di Palazzo Cernezzi Luigi Cavadini, Marcello Iantorno e Lorenzo Spallino, intervenuti a un pubblico dibattito nei giorni scorsi, pur con qualche distinguo si sono dichiarati molto favorevoli all’iniziativa, senza però specificare se la piazza comasca potrà davvero cambiare abito per essere concessa definitivamente alla sua vocazione musicale.Perché un conto è avere un luogo come molti altri dove ogni tanto fare musica e un altro è lavorare intorno a un progetto che, includendo i locali dell’ex Circoscrizione 7, riconosca le istanze di tutti coloro che hanno invaso una piazza che sembra nata per suonare.
Maurizio Pratelli
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