Avrebbe preteso – con minacce – di essere pagato dall’ex datore di lavoro, dopo che il contratto che lo legava ad una struttura ricettiva dell’Altolago era scaduto. Presunti arretrati per giorni lavorati, che avevano portato ad incassare prima 7mila euro, poi a chiederne altri mille. Il datore di lavoro ha però raccontato quanto stava avvenendo alla squadra Mobile di Como, che ha “controllato” l’ultimo passaggio di denaro entrando poi in azione. In manette, accusato di estorsione, è finito un 44enne di Schignano, assistito dall’avvocato Stefano Trevisan. Il periodo finito al centro delle richieste di denaro è quello tra il maggio e il settembre del 2018. Dopo che il contratto di lavoro – in seguito alle molte assenze – non gli era stato rinnovato, quest’anno l’uomo si è ripresentato chiedendo soldi arretrati e minacciando di scatenare contro l’ex datore di lavoro i presunti usurai che vessavano il 44enne. L’epilogo, come detto, nelle scorse ore, con l’intervento degli agenti della squadra Mobile.
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