(ANSA) – ADDIS ABEBA, 02 DIC – L’Etiopia ha concesso alle Nazioni Unite pieno accesso alla regione settentrionale del Tigrè, per fornire aiuti umanitari. L’accordo, firmato dal ministro della pace etiope, consente “un accesso illimitato, sostenuto e sicuro per il personale e i servizi umanitari alle popolazioni vulnerabili nelle aree del Tigrè e nelle aree confinanti delle regioni di Amhara e Afar”. Le Nazioni Unite da tempo hanno messo in guardia da una possibile catastrofe umanitaria nella regione, dove all’inizio di novembre è scoppiato un conflitto con il governo federale. Circa 600.000 persone che vivono nel Tigrè dipendevano dagli aiuti alimentari per sopravvivere prima che iniziassero i combattimenti, tra cui 96.000 rifugiati eritrei. Cibo, carburante e contanti scarseggiano, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), mentre il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) afferma che mancano le attrezzature mediche di base. Sabato scorso il premier etiope Abiy Ahmed ha dichiarato che le operazioni militari sono state “completate” dopo che le forze federali hanno preso il controllo della capitale regionale Macallè. La leadership del Fronte popolare di liberazione del Tigrè, tuttavia, ha promesso che continuerà a combattere. (ANSA).
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