Categories: Cronaca

«Ex Sant’Anna, no alla lottizzazione». L’Ance crede in un unico quartiere

Como potrebbe seguire l’esempio di Milano per CityLife

C’è un filo rosso che lega i costruttori edili di Como e l’ex ospedale Sant’Anna. Un filo che si può fare partire dal monoblocco, realizzato dalla Nessi & Majocchi, oppure dalla prima idea di trasferire l’ospedale, presentata vent’anni fa dal compianto ex presidente del Collegio Imprese Edili di Como, Sergio Pozzi. E oggi, che il tema del futuro dell’area torna di attualità, per la richiesta dell’Asst Lariana di rivedere l’accordo di programma del 2003 sulla dismissione dei vecchi padiglioni di via Napoleona, l’Ance non si sottrae al dibattito.La questione, come abbiamo più volte sottolineato su queste colonne, riguarda le difficoltà fino ad oggi incontrate per vendere i lotti dell’area. Si sono susseguiti una serie di bandi deserti.Francesco Molteni, presidente di Ance Como, crede ancora nelle potenzialità della zona.«L’importante è che sia considerata l’operazione nel suo insieme – spiega – In questo senso credo che il ruolo dell’amministrazione comunale sia fondamentale nella ridiscussione dell’accordo con Infrastrutture Lombarde. Serve un progetto per un nuovo quartiere. Se la scelta fosse invece di smembrare e di lottizzare l’area, sarebbe perdente. Capisco la necessità di mettere a reddito un bene, ma anche tante piccole aree devono rispondere a una logica complessiva».Molteni cita l’esempio della riqualificazione dei quartieri di Milano che hanno portato a CityLife, Isola e Porta Nuova, diventati esempi per l’Italia e per l’Europa.«Certo, si è partiti vent’anni prima a Milano – dice il presidente dell’Ance – Ma non è sbagliato pensare oggi alla Como del 2030. Sono però gli operatori pubblici a trasformare le aree appetibili, con la loro visione del futuro».Riguardo alle potenzialità dell’area, oltre alla presenza del grande parcheggio Valmulini e della viabilità che porta in pochi minuti in centro e in autostrada, il presidente dell’Ance ricorda il collegamento diretto con il parco della Spina verde, il polmone verde di Como.«Oggi un’area non si valuta più solo in termini di metri cubi edificabili, ma soprattutto dal punto di vista dei servizi. Il nostro mondo è profondamente cambiato. L’ex Sant’Anna va studiato attraverso concorsi di idee tra architetti e urbanisti. Noi, come Ance, siamo pronti a fare la nostra parte» conclude.

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