E’ stato individuato e denunciato a piede libero l’uomo che 4 settembre 2021, aveva chiamato il centralino della Questura di Como dichiarando che c’era una bomba presso una stazione di Como San Giovanni, causando il blocco degli scali ferroviari e considerevoli ritardi ai convogli. Le indagini della Digos di Como avevano permesso di chiudere il cerchio e accusarlo per i reati di interruzione di pubblico servizio e procurato allarme.
Lo stesso uomo è finito nel mirino della Questura di Vercelli che, con il supporto di personale sempre della Questura di Como, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Savona: è sospettato anche di reati di reati estorsione, incendio aggravato, procurato allarme, stalking, molestie telefoniche e minaccia.
Nello specifico, nel pomeriggio del 26 settembre il centralino della Questura di Vercelli aveva ricevuto una telefonata proveniente da una cabina telefonica tramite la quale un anonimo riferiva (fingendo) di essere un addetto alle pulizie di un hotel cittadino e che, durante le pulizie di una stanza, aveva notato la presenza di due pistole. L’uomo aveva poi contattato lo stesso Hotel minacciando, anche di morte, il personale ed in particolare il portiere di notte con il quale aveva avuto un litigio.
La polizia ha infine scoperto che le telefonate erano giunte da una stessa persona, un savonese 40enne, che era stato cliente dello stesso albergo e che nel frattempo si era allontanato raggiungendo Como dove è stato individuato e arrestato in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare. Ora si trova al Bassone.
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