Fase 2, dopo il weekend da bollino rosso sindaci del territorio pronti a emettere ordinanze restrittive

Fase 2, dopo il weekend da bollino rosso  sindaci del territorio pronti a emettere ordinanze restrittive

Primo fine settimana di libertà e primi allarmi subito risuonati. Troppa gente in giro. Dal centro città, alla passeggiata, ai paesi del lago e poi su fino alla Colma di Sormano passando per l’Alpe Gajum e in tutti quei luoghi frequentati per le classiche gite di primavera. Purtroppo però quella del 2020 non è una primavera come le altre. E l’avvio della fase 2, che in tanti hanno inteso come un generico e liberatorio “rompete le righe” ha messo immediatamente in mostra problemi seri. Difficoltà nel mantenere, causa il sovraffollamento, il distanziamento necessario così come il non avere sempre indosso la mascherina. Atteggiamenti che non possono essere tollerati in un territorio già fortemente provato dal virus, dove una nuova impennata nei contagi sarebbe devastante. Tutti i sindaci interpellati sono partiti da un punto fermo: «abbiamo cercato, in questi primissimi giorni di controllare, informare, spingere al buon senso senza sanzionare ma d’ora in poi saremo inflessibili e puniremo». Ciò si tradurrà da un lato in sanzioni per gli esercenti che non faranno rispettare le norme di sicurezza e dall’altro in provvedimenti per limitare gli spostamenti delle persone che già in molte amministrazioni sono in fase di studio. Una delle situazioni forse più complesse si è vissuta, in questo fine settimana, a Sormano. «Da anni io stesso non sentivo così tante moto salire su per la strada. Ne avrò contate mille solo sabato», spiega il sindacoGiuseppe Sormani. Persone che poi si sono riversate lungo i sentieri «dove le mascherine erano necessarie anche perchè non c’era più spazio a sufficienza. Gente sulla Colma, ai Piani del Tivano. Persone ovunque. Basti dire che i tre chilometri di strada che separano la Colma dai Piani erano tutti occupati da auto in sosta. E noi abbiamo un vigile solo. Bisogna avere maggior responsabilità e se ciò non servirà interverremo. Con la Provincia (le strade che portano alla Colma e ai Piani sono infatti di competenza provinciale) stiamo capendo cosa fare, come poter magari limitare l’afflusso dei mezzi», chiude Sormani. «Tanta, troppa gente anche sul nostro territorio e situazioni critiche di non rispetto delle norme ad esempio all’Alpe Gajum – interviene il sindaco di CanzoGiulio Nava– Se procede così si dovrà agire e non solo con le multe per divieto di sosta». Realtà analoghe si sono vissute poi lungo il lago. Il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra su Facebook è stato chiaro. «Visto lo straordinario affollamento di turisti in questo fine settimana, valuteremo nelle prossime ore se adottare dei provvedimenti per circoscrivere gli assembramenti». Molto trafficata tutta la Regina. «Non eravamo più abituati. Ma bisogna pur ripartire, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza», diceFiorenzo Bongiasca, presidente della Provincia di Como e sindaco di Gravedona ed Uniti. Il Lago di Como domenica pomeriggio veniva citato dalle agenzie di stampa – Ansa in testa – proprio come una delle zone più affollate. «Da quanto ho potuto constatare – continua Bongiasca – la maggior parte della gente rispetta le regole. Ho sentito che alcuni clienti o cittadini hanno chiamato finanza o carabinieri per segnalare assembramenti. Ma i controlli sono già capillari e sufficienti». Molte le persone anche in Valle Intelvi, ma la situazione qui è apparsa più gestibile. «Tanti i turisti. Sono andato personalmente alla Sighignola, ho visto molte persone ma tutte attrezzate e rispettose delle regole. Chi arriva viene per fare passeggiate e per stare all’aperto; qui la movida non c’è. Qui ci sono tante seconde case e turismo fatto di gite giornaliere, non si creano occasioni per assembramenti – ha detto il sindaco di Alta Valle IntelviMarcello Grandi– Alla sera abbiamo visto la gente scendere sulla Regina con un traffico sostenuto. Al momento vedo situazioni gestibili e pertanto non ravviso la necessità di provvedimenti più stringenti». Cambiando zona e spostandosi a Cantù il sindacoAlice Galbiatiè lapidario. «Dopo una settimana senza sanzioni ma con spirito collaborativo ora non si potrà più perdonare chi non rispetterà le norme. I vigili sono e saranno sempre in giro e a presidio dei punti sensibili dove anche nei giorni passati si sono verificate situazioni critiche. Ora dunque applicheremo maggior severità e sanzioni per i trasgressori e avendone i poteri, saremo pronti a valutare ordinanze per chiudere certe zone della città», dice il sindaco Galbiati. Un fine settimana «tutto sommato abbastanza tranquillo a Erba – dice il sindacoVeronica Airoldi– Certo il fatto che il parco fosse ancora chiuso per lavori ha avuto il suo peso. I vigili sono comunque sempre sul territorio per controllare e se necessario si dovrà intervenire».