Ancora una storia di violenza domestica, di botte tra le mura di casa, uno di quei casi che da alcuni mesi vengono definiti “Codici rossi”. Picchiata dal compagno, una donna di origini bulgare residente a Cabiate è riuscita a chiedere aiuto alle forze dell’ordine e a sottrarsi così a ulteriori violenze.A Cabiate sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Mariano Comense, che hanno arrestato l’uomo in flagranza di reato per lesioni personali e violenza privata.La donna aggredita ha una prognosi di 30 giorni. I fatti sono avvenuti nel tardo pomeriggio di lunedì, mentre la coppia era nell’appartamento in cui vive, a Cabiate, dove sarebbe nata una discussione per motivi di natura familiare. L’uomo, un 50enne di origini bulgare, è passato dalle parole alle mani e ha aggredito la compagna, 49 anni, colpendola ripetutamente con calci e pugni. Botte sul corpo, ma anche alla testa che le hanno causato traumi e ferite serie. La donna ha chiamato i soccorsi e nell’abitazione della coppia sono intervenuti i carabinieri.I militari dell’Arma, dopo aver accertato la situazione, hanno arrestato il 50enne. La compagna è stata intanto trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, dove è stata sottoposta ad accertamenti e cure. La prognosi è di 30 giorni per numerosi traumi, in particolare alla testa. Processato con rito direttissimo, l’uomo ha chiesto i termini a difesa e rimarrà in carcere fino alla prossima udienza.I carabinieri proseguono gli accertamenti in particolare per verificare se ci siano stati episodi precedenti di violenza e di aggressioni alla donna e valutare se si possa ipotizzare l’accusa di maltrattamenti ripetuti.
Ferisce a calci e pugni la compagna. Nuovo caso di violenza domestica

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