Innovativo impianto di stoccaggio e trattamento dei materiali realizzato da EconordÈ il primo esempio in provincia di Como. E uno dei pochi esistenti in tutta Italia. Si tratta dell’impianto di lavaggio e recupero rifiuti da spazzamento di strade, operativo nel polo industriale di Figino Serenza, che Econord ha presentato ieri mattina.La struttura occupa una superficie di 2.500 metri quadrati ed è costata circa 4 milioni di euro. È il primo centro di stoccaggio e trattamento del materiale inerte proveniente, appunto, dallo spazzamento delle strade.L’impianto
è gestito dalla società Risorse ecologiche del gruppo Econord e sarà in grado di smaltire e recuperare i rifiuti stradali non soltanto della provincia di Como ma anche di quelle confinanti di Varese e Lecco, incrementando la raccolta differenziata, migliorando l’impatto ambientale e riducendo i costi a carico della collettività. Se fino a oggi, infatti, i materiali prelevati dalle spazzatrici lungo le strade venivano interamente portati in discarica, ora verranno lavorati dai macchinari installati a Figino Serenza e, nel 50% dei casi, potranno essere recuperati e destinati al settore edile.«Siamo naturalmente molto soddisfatti di quanto è stato fatto – spiega il presidente di Econord, Luciano Milanese – Anche perché con questa nuova tecnologia si riesce a recuperare una buona percentuale di materiale che può essere successivamente riutilizzato in diversi settori. E come se non bastasse si tratta di un procedimento che tutela e rispetta l’ambiente».Quella di Figino Serenza è una realtà industriale che comprende anche un impianto di trattamento reflui allo stato liquido di natura industriale e un impianto di trattamento chimico-fisico. E ieri mattina un folto pubblico, suddiviso in gruppi, ha partecipato alla visita guidata all’impianto in attività.«Si lavorano dai 3 ai 10 metri cubi di materiale all’ora – precisa il responsabile tecnico dell’impianto, Nuccio Incorvaia – Nei nostri macchinari trattiamo tre tipi differenti di materiali e il processo di lavaggio eseguito consente di recuperare ghiaino (tipo di ghiaia di piccole dimensioni, ndr) in una percentuale pari al 4%, ghiaione per il 24% e sabbia per un buon 26%. Quanto viene recuperato è poi utilizzato nei modi più svariati. Ovviamente, prima di impiegare o vendere questi prodotti, tutti vengono analizzati e certificati», aggiunge.Oltre a garantire il riutilizzo di alcuni materiali nell’edilizia, per esempio per creare i sottofondi stradali, l’impianto comasco è anche in grado di riciclare il 70% dell’acqua usata per il lavaggio, permettendo così un notevole risparmio di acqua industriale.Va ricordato, infine, che Risorse ecologiche, appartenente come detto al gruppo Econord, è nata nel 1996 come società di gestione degli impianti per il trattamento e il recupero dei rifiuti e come intermediaria commerciale, sempre nel comparto ambientale. In seguito ha diversificato le proprie attività giungendo alla proprietà del centro operativo di Figino Serenza.
Fabrizio Barabesi
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