(ANSA) – ROMA, 23 GIU – Giunto al suo settimo anno di vita, il modello 730 precompilato “sta finalmente ricevendo un discreto riscontro tra i contribuenti”, visto che, “come illustrato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, il 5 maggio scorso, nel 2020 i modelli 730 trasmessi direttamente dal contribuente senza l’intervento di intermediari sono risultati infatti circa 3,8 milioni, il 17,24% del totale di 22,2 milioni di 730 ricevuti dall’Agenzia”. Lo sottolinea il Consiglio nazionale dei commercialisti, audito stamattina nella Commissione di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, evidenziando, tuttavia, che “il successo dell’operazione ha comportato un notevole aggravio degli adempimenti a carico di imprese e professionisti, i quali sono stati chiamati in questi anni a fornire una mole sempre crescente di dati e informazioni al fisco (come riportato nell’audizione di Ruffini, nel 2020 sono state trasmesse quasi 1 miliardo di informazioni), dalle Certificazioni uniche ai dati delle spese sanitarie, dei bonus edilizi e di altri oneri deducibili o detraibili. Il tutto ha comportato un evidente aumento del costo degli adempimenti per imprese e lavoratori autonomi”, è stato sottolineato. (ANSA).
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