Attualmente il forno crematorio di Como, chiuso, potrebbe invece essere utilizzato. La vicenda tristemente nota si trascina ormai da tempo e vede un impianto bloccato per un ricorso al Tar piombato sulla scrivania dell’assessore competente alcuni mesi fa. A presentarlo una società che non ha potuto prendere parte al bando di gestione del forno a causa delle caratteristiche stesse della gara.Un atto che di fatto ha bloccato la ripresa dell’attività nella struttura. Alla vigilia dell’apertura dell’unica busta per la gestione dell’impianto – nello scorso maggio – c’era infatti già un intoppo, ovvero il ricorso di cui si è detto. Risultato: in attesa della decisione del tribunale amministrativo nulla può essere fatto. E ancora ieri, consultando il sito del Tar Lombardia, non era stata ancora presa alcuna decisione in merito. Una situazione dunque ancor più spiacevole pensando a quanto accaduto a Biella durante il lungo periodo di inattività dell’impianto cittadino.Si tratta di un disservizio non da poco, giocato sulla pelle di chi si trova in una situazione già particolarmente fragile e precaria per via della perdita di una persona cara. Procedere alla cremazione di un congiunto in uno dei forni più vicini a Como incide di almeno 500 euro in più sulla spesa di un funerale. Si deve infatti pensare al trasporto e alla tassa di cremazione. I forni più vicini alla città sono quelli di Varese, Busto Arsizio, Trecate e Sondrio. Questo, nonostante la struttura del cimitero monumentale di Como sia adesso perfettamente efficiente e abbia passato tutti i collaudi dopo gli ultimi lavori realizzati di recente. Inaugurato il 22 febbraio 2007, il forno del Monumentale di Como è chiuso da oltre tre anni, dal 4 giugno 2016. Ad oggi sono oltre mille i morti comaschi che sono stati cremati fuori provincia per il disservizio al Monumentale, con una spesa di oltre mezzo milione di euro a carico dei congiunti. Il bando avrebbe dovuto assegnare la gestione della struttura fino al 31 dicembre del 2021. L’appalto vale quasi un milione di euro, ma tutto è fermo.
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