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Forza Italia gela Landriscina. E intanto Simona Rossotti ufficializza le dimissioni

A Como, dopo l’apertura di Mario Landriscina a Forza Italia, il partito berlusconiano gela il sindaco: «No comment». Dopo l’addio dell’assessore a Cultura e Turismo Simona Rossotti, il primo cittadino aveva teso una mano al partito azzurro. Ma da Forza Italia arriva come detto – per ora – solamente un gelido rifiuto a commentare la situazione.Raggiunto telefonicamente, il coordinatore provinciale di Forza Italia Mauro Caprani decide di non commentare, al momento, l’apertura del sindaco.Evidentemente lo strappo di novembre è ancora troppo fresco, e tutt’altro che ricucito. Sul finire dell’anno scorso Forza Italia ha deciso di ritirare gli assessori Amelia Locatelli e Francesco Pettignano. Locatelli ha rassegnato le dimissioni. Pettignano pure, ma è rientrato in giunta poche ore dopo con i colori di Fratelli d’Italia.Un “affronto” che, evidentemente, Forza Italia non ha ancora (o non ha mai) digerito. Al punto che ora viene da interrogarsi non tanto o non solo sulla figura che prenderà il posto di Simona Rossotti, quanto sulla tenuta e sulla durata dell’amministrazione.Questo perché Forza Italia ha quattro consiglieri più il presidente del consiglio comunale. E potrebbe quindi staccare la spina. Avrebbe già potuto farlo in occasione della mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Negretti, e non l’ha fatto. Ma gli animi dei consiglieri forzisti, dalla vicenda Pettignano in poi, sembrano essersi tutt’altro che placati. E l’opposizione coglie l’occasione per attaccare: Federico Broggi, segretario provinciale del Pd, si rivolge nuovamente al sindaco di Como, auspicando che faccia una «sana autocritica»: «Smettiamola con questo teatrino che sta ridicolmente paralizzando la città – ha dichiarato ieri – Prima Forza Italia esce dalla maggioranza e ora vuole rientrarvi, Pettignano in una giornata è uscito e rientrato in Giunta con due casacche diverse, ora esce la Rossotti e i motivi sono ancora oscuri, la Negretti è in bilico, un’attività amministrativa completamente ferma».Simona Rossotti intanto ieri ha confermato le dimissioni.«È una scelta serena – ha detto – e un percorso che stiamo costruendo con il sindaco. Nasce da una ragione molto umana. Un giorno ho capito che stavo perdendo il sorriso ed è giusto che io lo riprenda». Già tre mesi fa si era parlato con insistenza di possibili dimissioni o di una sostituzione. Ora la decisione di abbandonare il Comune di Como è presa ed è irrevocabile, ha fatto sapere ancora l’assessore Rossotti. Incertezza invece sui tempi d’uscita, quando saranno riconsegnate le deleghe nelle mani del primo cittadino: Cultura e Turismo come detto ma anche Marketing territoriale e Relazioni internazionali, settori molto importanti, anzi strategici per un territorio come quello comasco. «Stiamo condividendo un percorso con il sindaco», ha concluso ieri Simona Rossotti.Intanto Mario Landriscina avrebbe chiesto un po’ di tempo a Simona Rossotti, almeno fino a quando non si capirà chi potrà prendere il suo posto.

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