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Forza Italia ritira la delegazione di giunta. Palazzo Cernezzi sull’orlo della crisi

Forza Italia lascia la giunta del Comune di Como. Lo ha deciso, con un voto unanime, nel tardo pomeriggio di ieri il gruppo consiliare, convocato d’urgenza nella sede del partito. Alla riunione erano presenti tutti gli eletti a Palazzo Cernezzi, gli assessori Francesco Pettignano e Amelia Locatelli, il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, il segretario cittadino Stefano Vicari e il coordinatore facente funzione Mauro Caprani. Proprio da Caprani e da Fermi sarebbe partita la proposta di ritirare la delegazione di giunta.Forza Italia non esce comunque dalla maggioranza di centrodestra e anzi, ne auspica il rilancio a condizioni però diverse. In buona sostanza, con un rimpasto che dia un differente equilibrio a una coalizione che in poco meno di un anno e mezzo ha visto al suo interno molti cambi di casacca.Un comunicato stampa è stato annunciato a tarda sera per confermare la notizia data però in anteprima ieri sera al tg di Espansione Tv.Il coordinatore lariano dei forzisti e sindaco di Barni, Mauro Caprani, raggiunto al telefono non ha voluto commentare limitandosi a ribadire il «voto unanime» a favore dell’uscita dalla giunta.In realtà, non tutti i partecipanti alla riunione di ieri pomeriggio si sono espressi nello stesso modo. L’assessore Francesco Pettignano ha infatti abbandonato il vertice prima che questo finisse e ha successivamente dichiarato ai microfoni di Etv di voler rimanere al suo posto nell’esecutivo cittadino del sindaco Mario Landriscina. «Nessuno può dirmi che cosa devo fare», ha sibilato Pettignano chiarendo in modo inequivocabile il suo dissenso dalla scelta del partito.Alle 21 di ieri sera il sindaco di Como non aveva in ogni caso ancora avuto alcuna comunicazione da parte del gruppo dirigente di Forza Italia.La decisione di rimuovere gli assessori azzurri che eventualmente non dovessero dimettersi è di sua competenza. Landriscina valuterà il da farsi, certo è che avere contro il gruppo più numeroso della maggioranza in consiglio comunale significa paralizzare del tutto l’attività della giunta.Di fatto, si apre una crisi che potrebbe risolversi in un rimpasto veloce oppure trascinarsi a lungo e avere esiti imprevedibili. La scelta di Forza Italia, almeno stando a quanto si è potuto capire, è stata la conseguenza «inevitabile» di una litigiosità eccessiva dentro il centrodestra. Una situazione che secondo alcuni non era più sostenibile.Non si può però escludere che abbiano avuto peso anche gli ultimi contrasti interni al partito forzista e, in particolare, il risultato clamoroso dell’elezione a presidente della Provincia di Fiorenzo Bongiasca, frutto avvelenato – dicono alcuni – dei veti incrociati tra correnti azzurre.

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