Un segno che sembra ispirato all’arte della scrittura ma anche riferirsi alla luce che si riflette nelle acque del Lario. Sotto, la scritta «Libro pagina 25×35, lastra 20×31». Dettagli tecnici di un enigma. Non si sa a quale libro sia stata destinata l’opera. E ci sono altri segni, in cerca di data e destinazione.Certo è però l’autore, il grande scultore di Lomazzo Francesco Somaini (1926-2005), artista di fama internazionale, Sono diverse le incisioni di cui vorrebbe ricostruire l’identikit la Fondazione Somaini, istituzione nata lo scorso anno per tutelare l’archivio del maestro.La Fondazione, fa sapere la figlia di Somaini, Luisa, ha consegnato all’editore Skira il materiale per il catalogo ragionato sulla scultura, atteso per fine anno. «Ora si sta lavorando alla schedatura delle opere grafiche, calcografiche, fotografiche e pittoriche in vista di una nuova pubblicazione; facciamo appello ai collezionisti per collaborare all’impresa», dice Luisa Somaini.
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