(ANSA) – PARIGI, 11 DIC – Le autorità francesi hanno espulso oggi 120 migranti a Calais, nel nord della Francia, con il dichiarato intento di “metterli al riparo”, ha riferito la prefettura di zona, mentre Ong e associazioni denunciano ancora una volta “metodi umilianti da parte dei poteri pubblici”. La Prefettura ha precisato che le operazioni di sgombero e conseguente messa “al riparo” dei migranti in tre diversi campi della zona si sono svolte “nella calma”. Poco prima, le associazioni ‘Auberge des migrants’ e ‘Human Rights Observers’ hanno però denunciato “metodi scioccanti” e “comportamenti illegali” da parte delle squadre di intervento. Le due associazioni affermano inoltre che dal primo gennaio, “oltre 900 espulsioni sono state recensite a Calais e oltre 80 espulsioni a Grande-Synthe”. Quindi l’appello alle autorità transalpine “affinché mettano fine a questa politica inumana di caccia e di espulsione”, in una zona da anni al centro delle pressioni migratorie di chi sogna di attraversare la Manica per raggiungere la Gran Bretagna. (ANSA)
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