(ANSA) – ANCONA, 20 GEN – Aziende specializzate nel confezionamento di maglieria e capi di abbigliamento, anche griffati, che hanno evaso il fisco e non hanno versato i contributi previdenziali ai dipendenti per un giro di affari di 23 milioni di euro scoperto dalla Guardia di finanza nel Senigalliese. Condotti accertamenti su 68 cittadini cinesi che negli ultimi 5 anni hanno gestito 57 imprese che sono stati tutti denunciati per reati fiscali e riciclaggio e autoriciclaggio di proventi illecitamente accumulati. Cinque le fabbriche scoperte nella provincia di Ancona: tre a Senigallia e due a Trecastelli. Ma la frode ha coinvolto anche i territori di Ostra e Mondolfo. Scoperti 23 lavoratori in nero che vivevano nelle fabbriche, poi sequestrate, e in condizioni igieniche precarie. Durante le perquisizioni le Fiamme gialle hanno trovato sporcizia e fornelli per cucinare in bagno. L’indagine, denominata “Operazione domino”, partita nel 2016, ha portato a 15 procedimenti penali, sotto il coordinamento del pm Rosario Lioniello. Due hanno già sentenze passate in giudicato. Le imposte non pagate venivano spese per giochi online e acquisti di beni di lusso (come pellicce) nelle strade della moda di Milano. I cinesi lavoravano come terziasti per conto di imprenditori di tutta Italia, ignari delle evasioni commesse. (ANSA).
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