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Gestione del dopo Galli e dubbi sul futuro, il Landriscina bis frena i malumori a Palazzo

La maggioranza, in apparenza, sembra essere compatta. La gestione “imperiosa” del dopo assessore Galli, espressa sulle pagine del Corriere di Como dal sindaco Landriscina sembrerebbe essere passata.Quel «decido io, non c’è fretta e non c’è bisogno di riunioni di maggioranza», che poteva far intravvedere nuovi e potenziali attriti all’interno degli schieramenti che guidano la città e che in passato erano state spesso litigiose, non avrebbe creato malumori. Il condizionale è d’obbligo perché oltre alle versioni ufficiali, si rincorrono anche delle indiscrezioni. La prima e più attendibile, sarebbe quella che le parole tonanti del sindaco siano arrivate a giochi già fatti.Ovvero con un quadro già stabilito anche per non alterare in alcun modo quel fragile patto di “non belligeranza” che le componenti della maggioranza avrebbero siglato, a voce e certamente non per iscritto, per arrivare alle prossime e imminenti elezioni senza mettere i bastoni tra le ruote alla chiusura del primo mandato Landriscina.Segnale ulteriore, forse, di un sempre più probabile annuncio di un Landriscina bis. Messaggio dunque altrettanto chiaro della volontà di non creare dei casi, almeno in questo fase delicata, se si dovesse andare verso la ricandidatura. In ogni caso ieri nessuno si è voluto sottrarre dal fare un commento alla situazione attuale.«Sinceramente abbiamo detto al sindaco che le deleghe in capo ai nostri assessori andavano bene così – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Ferretti – Quindi siamo qui, ovviamente disponibili se si decidesse di incontrarci». Una calma che, come detto, potrebbe poi essere fatta pesare laddove ci dovesse essere un confronto ben più delicato, ovvero quello per una prosecuzione dell’esperienza Landriscina.«Se le deleghe le dovesse tenere tutte lui allora non vedo necessità di incontrarci ma di una comunicazione – spiega Enrico Cenetiempo capogruppo di Forza Italia – Se si dovesse invece profilare uno spacchettamento dei vari incarichi, allora forse una riunione non sarebbe una brutta decisione». Parole anche in questo caso pacate, nonostante in passato le tensioni siano state tante e frequenti. L’ultimo a prendere la parola è infine stato il capogruppo della Lega a Palazzo Cernezzi, Giampiero Ajani. «La soluzione che a me sembra più praticabile è di redistribuire i vari incarichi – spiega Ajani – Anche perché a poco dalla scadenza del mandato sarebbe difficile inserire un nuovo assessore. Poi si deciderà cosa fare per il futuro. In ogni caso, laddove venisse convocata una riunione, sarebbe ovviamente ben accetta».

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