(ANSA) – TOKYO, 04 GIU – Si acutizza la crisi demografica in Giappone nell’ultimo anno, con il perdurare dell’emergenza sanitaria esasperata dal coronavirus. Il 2020 ha aggiornato infatti il record negativo delle nascite di bambini, a poco meno di 841mila unità: il livello più basso di sempre da quando sono iniziate le statistiche, nel 1899. Il dato comunicato dal ministero della Salute nipponico segue la spirale discendente ormai in atto dall’inizio degli anni ’70 nel Paese del Sol Levante, che è culminata con il primo shock nel 2019, quando le nascite si sono assestate per la prima volta sotto quota 900mila. In termini statistici il numero di bambini in media per donna è sceso ulteriormente di 0,02 punti rispetto all’anno precedente, a 1,34, ben al di sotto della soglia minima di 2,07 considerata necessaria a garantire il ricambio generazionale. E gli analisti prevedono che l’impatto della pandemia continuerà a limitare le nascite per tutto il 2021, dopo che i primi tre mesi dell’anno hanno già fatto segnare una flessione del 9,2%. Per l’anno in corso le previsioni sono di un andamento ribassista che farebbe oscillare i nuovi nati a un livello di 700.000, con ben 10 anni di anticipo alle proiezioni più pessimistiche del governo. (ANSA).
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