Stringere i tempi per salvare dal degrado i giardini a lago. Sembra essere questa la “missione”, si spera non impossibile, della giunta Landriscina e in prima persona dell’assessore a Parchi e giardini, Marco Galli. Da una parte, come noto, c’è in ballo il progetto di riqualificazione del polmone verde tra il Lario, il centro e la zona monumentale e sportiva di Como e, dall’altra, le sorti di un’area un tempo di pregio che oggi però sembra essere sempre più terra di nessuno.«Il 27 settembre incontreremo i progettisti per avere il piano definitivo delle opere, alla luce delle modifiche richieste che si sono rese necessarie rispetto all’idea iniziale. Subito dopo, se non vi saranno rallentamenti, che punterei ad escludere, si passerà a discutere della fase operativa che porterà al cantiere vero e proprio», spiega Galli.E l’obiettivo è chiaro. «L’intenzione è di far partire gli interventi entro la fine dell’anno», aggiunge l’assessore.Rispetto al progetto iniziale, va ricordato, sarà ridotto il grande percorso d’acqua, con vasche a sfioro, che ripercorreva in superficie il tragitto del Cosia: quattro grandi piscine in sequenza, dai giardini fino al lago. Sparirà anche la grande area playground e sport, identificata all’interno dell’anello dell’ex pista di pattinaggio, dove oggi c’è la locomotiva. I progettisti vi prevedevano campi da beach volley, da basket, da bocce e da calcetto, oltre a giochi per bambini, per una spesa di circa 150mila euro.E proprio la locomotiva sta diventando, giorno dopo giorno, uno dei punti più degradati dell’intera area. Ormai da giorni sono infatti state accatastate, proprio all’interno del locomotore, decine di paia di scarpe. Mentre dagli ingranaggi della locomotiva spuntano capi d’abbigliamento riposti quasi come si trattasse di una sorta di ripostiglio. E, sempre nascosti, da sotto le ruote di ferro sbucano anche zainetti e altri oggetti.Insomma, una situazione più volte denunciata di degrado e insicurezza – l’ultimo episodio risale a una decina di giorni fa quando due turiste tedesche sono state palpeggiate e hanno subito il tentativo di furto degli zainetti – nonostante la presenza pressoche fissa degli agenti di polizia a presidiare viali e giardini.«È vero – conclude Galli – purtroppo con il passare del tempo abbiamo visto lentamente prevalere il degrado. Dobbiamo accelerare l’iter realizzativo anche per stoppare questo decadimento in uno degli angoli più suggestivi della città». Un’area che ogni giorno è meta di turisti giunti da ogni parte del mondo.
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