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“Giornata del creato”, appuntamento a settembre

Nel 2006 la Cei istituì una “Giornata per la
salvaguardia e la difesa del creato”, da celebrare, in sintonia con
le altre Chiese e comunità europee, il 1° settembre, lasciando al
livello locale di sviluppare le relative iniziative durante tutto il
mese. Una scelta che intendeva riaffermare l’importanza della
questione ecologica, con le sue implicazioni etiche e sociali, e si
proponeva come un gesto concreto sul piano ecumenico, come auspicato
nella “Carta ecumenica”, testo firmato congiuntamente dal
Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee) e dalla
Conferenza delle Chiese europee (Kek).I vescovi italiani
raccolsero l’invito del patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I,
facendo proprio anche il giorno stabilito dal patriarcato ecumenico
per celebrare la nuova Giornata.Nell’edizione 2019 il tema
del messaggio dei vescovi e della giornata è“Quante
sono le tue opere, Signore” (Sal. 104, 24) Coltivare la
biodiversità.Per celebrare l’inizio
del “tempo del creato” (dal 1 settembre al 4 ottobre) si svolgerà
una giornata diocesana per la custodia del creato a Como, presso
l’Oasi Wwf del
Bassone – Torbiere di Albate e presso la Sala della Comunità e la
chiesa parrocchiale di Albate. L’iniziativa vede la sinergia di più
uffici pastorali diocesani e associazioni: per la Diocesi il Servizio
alla pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato, la
Caritas e l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso,
per il mondo delle associazioni attente all’ambiente il Cea
(Centro di Etica Ambientale) di Como e Sondrio e i locali circoli del
WWF e di Legambiente; fondamentali anche la collaborazione e la
disponibilità della parrocchia Sant’Antonino e dell’Oasi.
L’appuntamento per il primo momento sarà domenica 1 settembrealle
15.30 presso l’Oasi per una visita-illustrazione di questo
importante patrimonio ambientale della città di Como, 90 ettari di
zona umida, boschi e prati con stagni, laghetti e canneti, circondata
da prati da sfalcio e boschi di latifoglie: un paesaggio variegato
dove possono essere osservate più di duecento specie di uccelli.
Seguirà alle 17.30, presso la Sala della Comunità in via
Sant’Antonino 47, sempre ad Albate, una tavola rotonda sul tema
“Coltivare la biodiversità” con l’intervento del prof. Carlo
Modonesi dell’Università degli Studi di Parma, dove è professore
di “Ecologia umana” (Ambiente e salute). Collabora con strutture
di ricerca scientifica italiane e di altri paesi, inoltre svolge
attività advocacy come membro dell’Associazione ISDE Italia
(International Society of Doctors for the Environment), di cui
coordina il gruppo di lavoro nazionale sui pesticidi. È, inoltre,
autore di numerose pubblicazioni scientifiche su integrità ecologica
e tumori ambiente-correlati, e sui rischi socio-ambientali generati
dall’impiego diffuso di tecnologie inquinanti. Alle 20.30 il
terzo momento, presso la chiesa parrocchiale di Albate (via
Sant’Antonino) in cui la contemplazione del creato e della sua
ricca biodiversità e la riflessione sulla loro custodia si farà
preghiera e canto, in un momento di celebrazione semplice ma bello
come lo è l’inno al Dio creatore del Salmo 104 che ha ispirato i
vescovi nel loro messaggio: “Quante sono le tue opere, Signore! Le
hai fatte tutte con saggezza; la terra è piena delle tue creature”.

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