(ANSA) – ROMA, 22 GIU – Le imprese “vivono da quattro mesi momenti difficilissimi”, dice il presidente dei Giovani Imprenditori del Lazio e del gruppo Centro (con il Lazio, anche Abruzzo, Marche e Umbria): “Abbiamo continuato a cercare di produrre ricchezza, esposti a grandi rischi. Avevamo bisogno di sostegno e di chiarezza, di sapere esattamente cosa fare, ed è una cosa che è mancata nelle conferenze stampa che il premier faceva la sera, annunciando ‘soldi del monopoli’ “. La linea impressa da Carlo Bonomi nel confronto tra Confindustria e Governo? “E’ giusta, corretta, e deve essere questa anche per il futuro. Le cose bisogna dirsele ed in maniera franca, come facciamo noi nelle aziende dove non possiamo permetterci di fare diversamente, non ne abbiamo il tempo: serve pragmaticità e concretezza. Ci deve essere dialogo ma con messaggi molto chiari, dobbiamo dare alla politica una visione reale”. Imprenditore di terza generazione nel settore dei carburanti, impegno nell’azienda di famiglia e nell’associazione degli industriali, Giulio Natalizia crede “fortemente” nel “tessuto imprenditoriale” e nel ruolo dei giovani imprenditori: “Non siamo i figli di papà come qualcuno pensa. Vedo giovani che tutte le mattine sono alle sette in ufficio, per tredici/quattordici ore al giorno, e cercano di fare qualcosa di positivo non solo per loro stessi ma per il Paese”. Venerdì si elegge il nuovo leader nazionale dei Giovani Imprenditori, il successore di Alessio Rossi alla presidenza degli industriali under 40. “Ci sono due candidati, Eugenio Calearo Ciman e Riccardo Di Stefano. Noi, i 300 giovani del Lazio che rappresento, abbiamo sposato il progetto di Di Stefano, c’è una una comunanza di idee, su come vivere l’associazione e per la visione che abbiamo del futuro. C’è sintonia con tutto il ‘gruppo Centro’, con i presidenti dei Giovani di Marche, Abruzzo, Umbria; solo una provincia delle Marche si è espressa in maniera diversa. Ho tanta fiducia in quello che andremo a fare”. (ANSA).
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