Le gare Open, che andranno in scena ogni fine settimana, e i Campionati italiani femminili, a fine ottobre in provincia di Vicenza: sono questi gli obiettivi, da qui alla fine della stagione, delle due cicliste Elite comasche Greta Marturano e Alice Gasparini. Entrambe sono reduci dalla partecipazione al Giro Rosa Iccrea, la più importante corsa a tappe femminile del mondo, andata in scena tra Centro e Sud Italia.Per le due comasche il bilancio è diametralmente opposto. Marturano (portacolori della squadra Top Girls-Fassa Bortolo) ha concluso al 60° posto, a 51’30’’ dalla vincitrice, l’olandese Anna Van Der Breggen. La 22enne marianese ha inoltre chiuso 14ª nella classifica riservata alle giovani.Meno positiva la trasferta per Alice Gasparini, 22enne della formazione Eurotarget-Bianchi-Vittoria, che è stata costretta allo stop forzato dopo essere finita fuori tempo massimo nella terza tappa, la Santa Fiora-Assisi.La vittoria finale, come detto, è andata alla Van Der Breggen, che ha avuto la meglio sulla polacca Katarzyna Niewiadoma e sull’italiana Elisa Longo Borghini.«Il bilancio del mio Giro Rosa Iccrea è complessivamente positivo – sostiene Greta Marturano – anche se forse mi aspettavo qualcosa in più, visto lo stato di forma in cui sono arrivata a questo evento». La ciclista è infatti giunta al via reduce dal successo nell’ultima tappa del Giro delle Marche. «La corsa era tutt’altro che semplice, visto l’altissimo livello delle partecipanti. Era come correre un Mondiale ogni giorno. Sono contenta di aver ottenuto un piazzamento tra le prime 20, un 18° posto nell’ultima frazione dopo una lunga fuga». Ma ora è già tempo di guardare avanti: «Attendo che la squadra mi comunichi i programmi. La situazione è tutta in evoluzione».Mastica amaro, invece, Alice Gasparini, anche se la 23enne di Bizzarone ha interpretato la sua esperienza al Giro Iccrea con spirito costruttivo, senza accampare scuse per una stagione in cui prepararsi non è stato semplice, con l’emergenza Coronavirus.«È un problema che ha coinvolto anche le mie colleghe» taglia corto la comasca, che poi aggiunge: «Non nascondo la delusione, ma è stata una lezione utile per capire dove posso avere sbagliato e per cercare di migliorare in prospettiva futura».
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