Franco svizzero sempre sugli scudi e settimana dei cambi chiusa in discesa per l’euro, che venerdì è stato quotato a 1,06135 contro la moneta elvetica. Il franco resta porto sicuro in un momento di crisi generale, aggravata dal diffondersi del Coronavirus. La valuta rossocrociata ha già guadagnato circa il 2% nel 2020 contro l’euro, tornando ai livelli più forti dall’agosto 2015. Secondo gli analisti, siamo in una zona di «tasso di cambio critico: tra gli investitori nessuno ignora che la Banca Nazionale Svizzera (Bns), dopo avere abbandonato la difesa del cambio minimo di 1,20 nel gennaio di 5 anni fa, ne abbia fissato un altro informale e non dichiarato a 1,05». Ormai manca poco e tra gli operatori c’è una ragionevole certezza che l’istituto di Berna sarà costretto a intervenire sui mercati con acquisti massicci di euro e dollari. I depositi a vista di valuta estera della Bns sono saliti di 4,3 miliardi di franchi soltanto negli ultimi 20 giorni, segno che il governatore Thomas Jordan intende evitare una sopravvalutazione della moneta elvetica.
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