Istruzione – Nel passato anno scolastico, gli alunni erano stati complessivamente 17.300. Nel 2012-2013 supereranno i 18milaPoco più di quaranta giorni a settembre e quindi all’inizio della scuola. Un inizio che potrebbe serbare una sorpresa agli istituti comaschi. È stato infatti previsto dal Provveditorato di Como un aumento di circa 700 studenti, distribuiti su tutta la zona della provincia.Secondo i dati forniti dall’Ufficio scolastico provinciale di Como, l’organico di diritto (una stima provvisoria delle composizioni delle classi di tutto il territorio comasco, aggiornata a febbraio, e basata sulle preiscrizionifatte dagli studenti delle medie presso gli istituti superiori) conta 18mila studenti, distribuiti su tutto il territorio comasco, contro i 17.300 circa dell’anno scolastico passato.Sembrerebbe lecito chiedersi se questa tendenza dal segno matematicamente positivo sia da considerare altrettanto utile alle scuole lariane, in tempo di crisi, spending review, e tagli a fondi e personale.«Settecento alunni in più non sono un problema per la provincia di Como – ha spiegato il provveditore Claudio Merletti – Negli anni passati siamo riusciti a mantenere dei rapporti numerici classi–alunni e alunni-docenti più che buoni. Anche quest’anno contiamo di stare al passo, evitando di formare “superclassi” da 30 e più studenti e attestandoci, invece, sulla media degli anni passati».Una media che, stando ai dati relativi all’anno scolastico 2011-2012, oscilla tra 22 e 23 alunni per classe in tutta la provincia.L’importanza data al problema del sovraffollamento, come ha precisato Merletti, è data dal fatto che esso può riverberarsi in maniera negativa sulla qualità dell’insegnamento. «I rapporti tra numero di alunni per classe e numero alunni per ogni professore sono indicatori della qualità dell’insegnamento», precisa infatti il provveditore.Ci si aspetterebbe quindi un abbassamento degli standard qualitativi corrispondente ad un aumento degli alunni, non compensato da un aumento dei professori. Secondo il provveditore, però, non ci sarebbe questo rischio. La rete di sicurezza per le scuole della provincia di Como è data da un serbatoio di insegnanti fornito dalla Regione Lombardia. Circa 700 professori ”riservisti” sono pronti a sommarsi ai già insediati docenti per mantenere invariati i rapporti la cui importanza è stata ampiamente spiegata da Merletti. «Tuttavia, c’è da dire che a Como spetterebbe il 6 o 7% di questo serbatoio di insegnanti. Certamente non è molto. Però, senza dubbio, è un modo per tamponare la situazione che, come ho detto, nella nostra giurisdizione non è mai stata tragica», ha concluso Merletti.
Matteo Congregalli
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