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Gli studenti rimangono a casa, didattica a distanza al 100%

La scuola chiude. A dire il vero non aveva mai riaperto, ma in ogni caso la “zona rossa”, ufficiale da domenica in Lombardia, impone ancora la didattica a distanza al 100% per gli istituti superiori e lascia a casa anche i ragazzi delle scuole medie, fatta eccezione per le classi prime.«Purtroppo ciò che crea i maggiori disagi è questa continua incertezza – spiega il preside del Setificio di Como, nella foto, Roberto Peverelli – Il dover costantemente passare da una possibile riapertura a una nuova serrata totale influisce molto negativamente, oltre che sul personale, sulle famiglie e soprattutto sui ragazzi che sono sempre più demoralizzati». Un’amara riflessione che in ogni caso, nonostante le novità in arrivo, trova le scuole sempre pronte. «Siamo da tempo organizzati per far fronte a questa realtà – aggiunge Peverelli – e dunque andremo avanti come nelle ultime settimane».Rassegnato e allo stesso tempo pronto anche il dirigente del liceo scientifico “Paolo Giovio” di Como Nicola D’Antonio. «Questa perenne situazione di incertezza e confusione non aiuta nessuno – dice il preside – Noi, come istituto, ci siamo. Andiamo avanti come sempre in attesa che si possa finalmente tornare alla normalità che tutti noi auspichiamo a breve». Intanto Asf Autolinee, che nei giorni passati aveva già rimodulato l’offerta per il ventilato rientro in classe previsto proprio per il 18 gennaio, ha deciso di mantenere le nuove corse previste per eseguire così un test sul sistema dei trasporti e sulla funzionalità delle nuove scelte. «Sono previste, dal 18 gennaio, 150 nuove corse, urbane ed extraurbane, con una capienza massima ridotta al 50%. Modifiche e nuove corse sono state introdotte a partire dalle indicazioni ricevute dagli istituti scolastici e dalle rilevazioni fatte da Asf in questi mesi, in modo da riuscire ad avere un servizio su misura per le diverse esigenze – fa sapere l’azienda di trasporto – Quest’azione vuole rappresentare uno sforzo e una risposta concreta da parte di Asf alle nuove esigenze di mobilità. Naturalmente, anche durante le prossime settimane, proseguiranno analisi e rilevamenti sulle linee, in modo da modificare o integrare il servizio laddove dovesse essere necessario, proprio per continuare a offrire un servizio di qualità a tutti gli utenti che scelgono di muoversi con il trasporto pubblico, in un momento così difficile e complesso per tutti».

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