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Gli svizzeri nel mirino. «Per pagare di meno portano la loro spazzatura nel nostro Paese»

La task force indagherà su ogni fronteIl piano rifiuti dell’assessore Bruno Magatti mette sotto tiro anche i vicini svizzeri che spesso si comportano, su questo fronte, in maniera indisciplinata. Accade infatti sempre più spesso che nei quartieri di confine compaiano sacchi di spazzatura sospetti. Come è accaduto, più volte, per esempio, in piazza Anna Frank a Ponte Chiasso.«Abbiamo verificato come sia un fenomeno che si ripete ormai con una certa frequenza», ha detto l’assessore all’Ambiente di Palazzo Cernezzi.Manon è tutto. Capita anche di assistere a un altro spettacolo poco edificante. Sono infatti tanti gli svizzeri che, prima di entrare nei supermercati della zona per fare la spesa «depositano la loro spazzatura in Italia. Forse perché da loro vige il sistema in base al quale si paga in relazione a quanti rifiuti si producono» sostiene ancora l’assessore competente.Intanto, tornando a questioni più propriamente cittadine, emerge un altro problema che riguarda via Milano alta e piazzale San Rocco. «È una zona abitata da molti cittadini stranieri. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare dei cartelli in lingua araba per spiegare come, dove e quando depositare i rifiuti», interviene Rossana Tosetti, dirigente del settore Parchi, giardini e servizi tecnici ambientali del Comune.Infine, sempre a proposito di rifiuti, dal Comune hanno evidenziato come una cattiva gestione della spazzatura, soprattutto se depositata con largo anticipo rispetto agli orari stabiliti, favorisca l’arrivo dei topi, un problema che a più riprese è stato sottolineato.Di recente un intervento di derattizzazione è stato avviato anche in via Lambertenghi, in centro città. Ogni uscita contro i ratti, costa alle casse comunali circa 500 euro. «In futuro, con la nuova raccolta che prevederà la separazione dell’umido, il problema sarà superato – spiegano ancora dal Comune – Per ora è invece necessario rispettare con ancor maggiore attenzione gli orari», conclude l’assessore Bruno Magatti.

Fabrizio Barabesi

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