Difficoltà nell’organizzazione della campagna vaccinale sono causate anche dall’ostacolo della privacy, che non consente neppure ai sindaci di avere i nominativi degli iscritti alla campagna (pazienti fragili, allettati compresi).Una questione evidenziata ieri a livello regionale da Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina e presidente di Anci Lombardia.«Se si vuole utilizzare interamente il supporto concreto dei sindaci nella campagna vaccinale, occorre che agli stessi, titolari per legge di specifiche potestà e doveri in materia di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, siano fornite immediatamente, senza se e senza ma, le liste dei cittadini che hanno aderito e aderiranno alla campagna vaccinale e di quelli che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino», ha detto Guerra rivolgendosi a Regione Lombardia e al Garante della privacy.
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