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Hanno sparato ad altezza d’uomo. I colpi esplosi da una sola pistola

L’episodio nella serata di venerdì: i coinvolti sarebbero italiani e albanesiAssoluto riserbo dopo quanto avvenuto ad Appiano GentilePotrebbe essere stato un avvertimento. La voglia di spaventare qualcuno che non si stava comportando come doveva. Assume sempre più contorni inquietanti quanto accaduto nella serata di venerdì ad Appiano Gentile.I carabinieri della compagnia di Cantù stanno indagando sull’episodio, ovvero su almeno due colpi di pistola esplosi in strada nel centro nel paese.Un episodio che avrebbe potuto avere un finale drammatico ma che, per fortuna, si è concluso con una sola persona in ospedale

per un malore dovuto allo spavento e non per i colpi esplosi.Sulla vicenda vige il riserbo più assoluto e le bocche sono cucite. Poche le certezze: tra queste, come detto, i due colpi di pistola esplosi ad altezza d’uomo.Questo almeno farebbe pensare la traiettoria ipotizzata grazie al recupero di un proiettile che si è conficcato nelle lamiere di un’auto in sosta, di proprietà di una persona completamente estranea alla vicenda. Pare inoltre prendere piede l’ipotesi che si sia trattato di un avvertimento, non di una mancata esecuzione. Insomma, chi impugnava l’arma – sarebbe stata una sola pistola a sparare – avrebbe potuto uccidere se avesse voluto.Un altro punto su cui si sarebbero concentrate le indagini, riguarda l’ambito in cui sarebbero maturati gli spari. Nessuno conferma, ma uno di fronte all’altro si sarebbero trovati italiani e albanesi. Non si conosce il numero delle persone, di sicuro più di una per parte.Un particolare, questo, che, se dovesse essere confermato, colorerebbe la vicenda con tinte fosche.Anche perché solo il giorno prima, a Bruzzano, a Nord di Milano, in un episodio simile – spari in mezzo alla strada – due albanesi erano rimasti a terra nel sangue, morti in una spaventosa esecuzione. Un terzo punto di interesse per l’indagine riguarda il motivo del contendere. In questo caso si parlerebbe di contrasti nati nel mondo della droga, ma anche su questo punto le bocche degli inquirenti rimangono chiuse. A parlare – e molto – sono invece i residenti, soprattutto chi vive a ridosso del punto degli spari.Ieri in redazione è giunta la segnalazione di un cittadino che abita vicino a via Sant’Elena, dove è avvenuto il tutto. Luogo, si legge, «teatro incontrastato di degrado e situazione di illegalità». «Ora però si è toccato il fondo – si legge ancora – Una sparatoria in pieno giorno, in centro, con supermercati vicini, bambini e nonni in strada. Poteva essere qualcosa di più ma non lo è stato». Per fortuna, chiosiamo noi, ma la rabbia ad Appiano Gentile cresce.

Mauro Peverelli

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