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I centristi e gli azzurri “scaricano” il sindaco Mario Landriscina

«Un simile pasticcio, in tanti anni di esperienza, non mi era mai capitato di vederlo. Quanto sta accadendo a Como è molto strano». E se a dirlo è Umberto D’Alessandro, ex assessore comunale nell’era Bruni, nella galassia di Forza Italia , allora forse la crisi politica che ha investito Palazzo Cernezzi si può veramente annoverare tra quelle decisamente “singolari”.«Non ho memoria di qualcosa di simile. Certo, se dovessimo andare per immagini la situazione sarebbe riassumibile in una sequenza di un film western con Landriscina sul patibolo. Ora bisogna vedere se alla fine arriverà qualcuno in suo soccorso oppure no», aggiunge sempre D’Alessandro, che rincara poi la dose, affermando come «il sindaco sembri francamente prigioniero di Forza Italia che, nel bene o nel male, questo non compete a me giudicarlo, ho la sensazione stia decidendo anche per gli altri». La situazione dunque a Palazzo Cernezzi viene vista anche da chi è esterno agli uffici comunali come un qualcosa di difficilmente governabile e che potrebbe presto riservare ulteriori sorprese, anche in considerazione dell’appoggio esterno promesso d’ora in poi dalla compagine di Forza Italia.E chi di Forza Italia è stato un rappresentante di grande spessore è l’ex assessore provinciale Patrizio Tambini, poi nel Pdl e infine in Noi con l’Italia e come D’Alessandro oggi in un’area di centro che guarda verso Forza Italia.«Ci siamo sempre lamentati delle giunte che hanno guidato il Comune di Como in precedenza. Ebbene, mai come oggi si può dire con certezza che siamo di fronte a un disastro – è l’esordio di Tambini – Insomma per sintetizzare si potrebbe ben dire che al peggio non c’è mai fine. Bisogna inevitabilmente evidenziare un particolare di grande importanza: in questa giunta sembra proprio mancare una mentalità che si sappia concentrare sul bene comune, sembrano prevalere sempre di più i particolarismi», conclude.Ancora più duro l’affondo dell’ex assessore di Forza Italia e inventore delle grandi mostre a Como, Sergio Gaddi. «Devo dire che veramente stiamo assistendo a uno spettacolo incredibile. Non era mai capitato nulla di simile in precedenza», spiega Sergio Gaddi, che poi si spinge oltre indicando la debolezza della giunta nel fatto che «purtroppo ciò accade perchè forse in comune, a gestire realmente il potere, più del sindaco Landriscina sembrano essere i due assessori Elena Negretti e Alessandra Locatelli. E sinceramente dovrebbe invece essere il primo cittadino a indicare la strada da seguire», chiude Gaddi.

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