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«I comaschi non vogliono parcheggiare in Valmulini»

Domenica scorsa soltanto tre utenti nel parcheggio multipianoIl presidente di Csu: «La struttura è troppo lontana dal centro. Ogni iniziativa è vana»

(f.bar.) «Le persone sanno perfettamente dove si trova l’autosilo della Valmulini, non fosse altro che per le notizie negative che si sentono. Semplicemente non ci vogliono andare a parcheggiare, perché la struttura è troppo lontana dal centro. Questo è quanto». È categorico, e al tempo stesso rassegnato, Mariano Montini, il presidente di Como Servizi Urbani, la società che gestisce il

parcheggio multipiano.L’ennesimo record negativo fatto registrare la scorsa domenica dall’autosilo – 3 euro di incasso in 24 ore – con la città letteralmente invasa dalle persone a caccia dei regali natalizi ha, secondo Montini, un significato inequivocabile. «Quanto avvenuto ha ribadito un fatto chiaro: i comaschi preferiscono stare in coda ma trovare un posto in centro piuttosto che prendere un mezzo pubblico dalla Valmulini. Qui l’incasso medio, di domenica, si aggira sempre sui 3, 4, a volte 2 euro. O anche zero. In media, i ticket strappati ogni giorno sono invece circa 300. Numeri assolutamente insufficienti per rendere questo parcheggio economicamente sostenibile».Anche perché tutte le promozioni studiate e presentate «fino a oggi non hanno avuto alcun successo. A partire da quella più recente che permette, al costo annuale di 300 euro, di parcheggiare l’auto e usare i mezzi pubblici. L’autosilo non è più in alcun modo un costo sostenibile – dice Montini – Basti dire che ogni anno dobbiamo pagare 50mila euro solo di spese vive come la luce e i costi del personale». Spese che contribuiscono ad affossare il bilancio della struttura. «È chiaro come la gente non abbia alcun interesse a utilizzare questo autosilo. Le persone preferiscono spendere un euro per parcheggiare, anche dopo una lunga ricerca, a due passi dai negozi piuttosto che mettere in conto un viaggio in bus dalla periferia».In passato la situazione era ben diversa. «Quando nacque l’autosilo, qui c’era l’ospedale. Poi era prevista anche una fermata del treno, infine si ipotizzava di creare il terminal della metrotranvia leggera. Spariti questi presupposti, il parcheggio è morto. Sarà molto difficile scovare qualche iniziativa in grado di rivitalizzarlo. Le abbiamo provate veramente tutte, senza risultati».

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