Dopo i mitici pompieri di Viggiù, resi immortali dalla canzone di Clara Jaione e dall’omonimo film del 1949 con Totò, ecco i frontalieri di Viggiù, che saranno i primi a essere vaccinati, come ha spiegato ieri il responsabile della campagna in Lombardia, Guido Bertolaso.Una sorta di “prima i nostri” al contrario, per i residenti nella micro-zona rossa in provincia di Varese e dentro i confini di Ats Insubria. In queste aree i vaccini saranno a tappeto, a iniziare da tutti gli anziani e, appunto, dai lavoratori frontalieri, che sono stati individuati tra le categorie più critiche e a rischio anche di diffondere il contagio.Per l’altro grosso focolaio, a Bollate, invece, si inizierà dagli insegnanti, visto che le scuole sono state individuate come priorità. A Viggiù verranno vaccinati tutti i maggiorenni.«L’intera popolazione maggiorenne residente nel Comune di Viggiù sarà sottoposta a vaccinazione anti-Covid» scrive Ats. Il comune è stato inserito con l’ordinanza dello scorso 16 febbraio tra le “zone rosse” a causa del tasso d’incidenza registrato per la diffusione di varianti del virus Sars-Cov2. «A seguito delle valutazioni effettuate con Regione Lombardia, è stata definita una specifica strategia vaccinale, che tiene in considerazione la particolare collocazione geografica di prossimità con la Svizzera e l’alta presenza di frontalieri che possono entrare più facilmente in contatto con varianti del virus» conclude.
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