Appelli, ricerche in montagna e indagini delle forze dell’ordine ma ancora nessuna certezza sulle sorti di Mattia Mingarelli, il 30enne di Albavilla scomparso il 7 dicembre scorso sulle montagne della Valmalenco. Da allora di lui non hanno più notizie. I familiari e gli amici hanno lanciato ripetuti appelli sui social per cercare possibili informazioni sul giovane. È stato creato anche un apposito hashtag (#troviamomattia) in cui si invitano tutti a non lasciar calare il silenzio sulla sparizione del comasco. «Mattia non se n’è andato – scrivono i parenti – ce l’ha portato via qualcuno e tutti noi vogliamo sapere cosa è successo veramente e ritrovarlo!». L’invito – per chiunque abbia informazioni o anche semplici spunti utili – è quello di contattare i familiari o le forze dell’ordine. La Procura di Sondrio, incaricata di fare luce sulla vicenda, ha aperto un’inchiesta e conferma che proseguono da un lato gli accertamenti dei carabinieri e dall’altro le ricerche del personale specializzato e dei volontari nella zona di Chiesa Valmalenco, dove Mattia è stato visto per l’ultima volta ormai oltre dieci giorni fa. Di lui è stato ritrovato solo il cellulare e il cane che lo accompagnava in ogni escursione.
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