I Vangeli secondo Isella e Bordoli

“Alla chiara fonte” è il nome della raffinata collezione di libri di poesia e arte attiva a Lugano fin dal 2001, a cura dello scrittore e pittore ticinese Mauro Valsangiacomo.Trittico cristianoè una delle più recenti realizzazioni ed è una piccola raccolta di poesie di Gilberto Isella, tra i maggiori scrittori della Svizzera italiana, commentati da immagini pittoriche del maestro di Porlezza Bruno Bordoli. La collana in cui è uscito il libro si intitola “A mano libera”. Una riflessione densa di significati che risulta feconda specie durante il periodo cardine della cristianità che è di fronte a noi, con l’aggiunta dolente di un periodo di epidemia che ci fa riflettere sui destini stessi dell’umanità. Già in una precedente plaquette edita sempre da Valsangiacomo nel 2015, “Faccia a faccia”, Isella e Bordoli trovarono occasione di meditare sul mistero del Cristianesimo, «al di là di dottrine e formule» ma con libertà di artisti. Là era al centro della meditazione il Cristo come emblema di nudità e povertà, che interroga come in uno specchio il volto dell’uomo smarrito nel vuoto della condizione esistenziale moderna. Là c’era la fissità di un «rapporto speculare denso di enigmi». In questo odierno Trittico cristiano, viaggio sulle tracce del Vangelo dalla Natività alla Passione, come scrive Isella testo e immagine si fondono nuovamente ma il rapporto è molto più dinamico, grazie al gesto radicale ed espressionista di Bordoli e ai versi visionari del poeta. Il loro commento interpreta due momenti capitali della vita di Cristo, la visitazione di Betlemme e la notte trascorsa nell’Orto degli Ulivi prima di essere tradito da Giuda e posto in arresto.«L’incendio che ha devastato un simbolo architettonico della Cristianità (Notre-Dame) chiude il trittico nel segno della Gloria ferita – commenta Isella – e insieme della fragilità umana».