Ieri le riaperture in Svizzera: pacifico assalto a bar e ristoranti

La parziale riapertura di bar e ristoranti all’aperto in Svizzera è stata ben accolta dai clienti e dagli esercenti che hanno avuto la possibilità di mettere a disposizione spazi esterni. Ieri, nella vicina Confederazione, è stata la prima giornata di allentamento dei provvedimenti legati al Covid. Non un “liberi tutti”, sia chiaro, ma un passo comunque importante almeno per chi è tornato al lavoro. C’è anche, però, chi è stato costretto a fare da spettatore.È il caso dei titolari di bar e ristoranti con spazi al chiuso, a cui non è stata per ora data la possibilità di riaprire, al pari di discoteche, sale da ballo, centri wellness. Da oggi, con una serie di limitazioni e controlli medici, viene invece consentita la riapertura dei locali erotici.Per chi ha avuto la possibilità di riprendere, ovviamente non sono mancati una serie di protocolli da rispettare, come l’obbligo per i clienti di consumare stando seduti e di indossare le mascherine fino all’arrivo delle consumazioni. Ai tavoli – che devono essere ben distanziati – possono stare al massimo quattro ospiti.Il bilancio per chi ha potuto riavviare l’attività è stato comunque buono e non sono mancati locali presi letteralmente d’assalto. Lo conferma Massimo Sutter, presidente di Gastro Ticino e vicepresidente di Gastro Suisse, la federazione di ristoratori e albergatori della Confederazione.«Per chi ha riaperto – afferma Sutter – è stata sicuramente una bella giornata, favorita dalle condizioni del tempo. La possibilità è stata data a chi ha spazi esterni, ma siamo pur sempre in un mese particolare, come tutti sanno, sul fronte meteorologico; la speranza è che ci sia sempre il sole, anche perché la risposta della clientela è stata decisamente confortante. Alla sera, però, le temperature non ci aiutano e questo è un aspetto che va valutato».«Io ho il mio locale a Morcote – dice ancora – e posso essere soddisfatto; anche altri colleghi non hanno nascosto la gioia nell’aver visto tante persone e per aver registrato il “tutto esaurito”. E pure molte persone che sono venute da noi ci hanno detto che non vedevano l’ora di poter tornare al ristorante; hanno riscoperto il piacere di essere di nuovo clienti».«Allo stesso tempo non voglio però dimenticare gli esercizi che in questo momento non hanno la nostra stessa possibilità perché hanno i locali al chiuso – conclude – In una giornata che per me e tanti altri è stata appagante, c’è anche chi continua ad avere molti problemi e incertezze legati a questa fase. Non mi voglio dimenticare degli esercenti che sono in estrema difficoltà e chiedo che vengano presi al più presto provvedimenti di supporto economico a loro favore».