Targhe ticinesi clonate in Serbia: nuovi casi segnalati nel cantone svizzero di lingua italiana. Lo riporta il quotidiano “La Regione Ticino”, che racconta di cittadini contattati da società di incasso elvetiche per multe in Serbia per divieto di sosta. In Serbia, due donne del Bellinzonese coinvolte nella vicenda, non ci sono mai state. “La Regione Ticino” sta raccogliendo diverse segnalazioni, con caratteristiche molto simili: ingiunzioni di pagamento per multe di divieto di sosta in Bosnia o Serbia. Non solo le vittime di questa truffa non sono mai state in Bosnia o Serbia, ma non hanno mai nemmeno immatricolato l’autovettura fotografata in divieto. La targa, evidentemente, viene falsificata nei Balcani.
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