Trentamila veicoli al giorno attraversano il centro di Fino Mornasco e percorrono via Garibaldi a passo d’uomo. Queste sono le ragioni che hanno spinto il comitato “Libera Fino Mornasco dal traffico” a organizzare una raccolta di quasi 2mila firme per portare all’attenzione degli amministratori regionali la situazione viabilistica finese, considerata «non più sostenibile» dalla maggior parte dei residenti. Venerdì sera, nella sala Ottagono del Comune, il comitato promotore, presieduto da
Valerio Pasca e Roberto Fornasiero, ha invitato la cittadinanza a conoscere il progetto “LaFINOvia”, realizzato nel 2007 dall’Associazione “La città possibile Como”. Presente anche il sindaco, Giuseppe Napoli, che ha voluto patrocinare l’incontro pubblico perché convinto che «la cittadinanza, in tutte le sue componenti, debba far sentire la sua voce. Questo progetto non è un’utopia», ha ribadito il primo cittadino riferendosi allo studio di fattibilità disegnato dai tecnici dell’associazione comasca.Da aprile 2012, il livello di ossido di azoto ha superato i 53 mg/m2, quando il limite imposto dalla legge è 40 mg/m2. Gli architetti di “La città possibile” hanno pensato di costruire una porta a Nord dell’ingresso della via, ridimensionare lo spazio destinato alle auto e ampliare quello per il passaggio delle persone e dei cicli, abbellire l’area con alberi e aiuole, realizzare due rotatorie, una in piazza della Tessitura e un’altra in piazza Odescalchi, e infine fissare il limite di velocità a 30 km/h su tutta la via.Questi interventi, a detta del comitato e dell’associazione, dovrebbero distogliere gli automobilisti di passaggio dal percorrere via Garibaldi, preferendo la più veloce tangenziale che inizia a Portichetto e arriva a Vertemate con Minoprio. L’ostacolo alla realizzazione del progetto è costituito dalla proprietà della strada, che dopo il declassamento subito nel 2006 è passata alla Provincia. Quest’ultima ha chiesto al Comune di Fino di sobbarcarsi gli oneri, circa 3 milioni di euro, per portare a termine il tratto mancante della tangenziale, tra via Adda e via Mulini, in territorio finese. L’amministrazione sta negoziando con la Regione perché nel bilancio del prossimo anno vi siano anche le spese per il completamento della strada che consentirà ai residenti di riappropriarsi del centro.
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