Il concorso per nuovi dirigenti scolastici. Un “pasticcio” che lascia l’amaro in bocca

Il concorso per nuovi dirigenti scolastici. Un “pasticcio” che lascia l’amaro in bocca

Il concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici, bandito nel luglio 2011, pare giunto alla conclusione. Tuttavia, il suo iter tortuoso e burrascoso solleva molti interrogativi riguardo agli esiti finali, alla luce dei nuovi ricorsi presentati al Tar e il cui merito verrà, purtroppo, discusso solo in data 1° luglio 2014.In breve: 406 furono i candidati risultati idonei nel luglio 2012, dopo aver superato tutte le prove concorsuali. A seguito del ricorso al Tar presentato da 102 concorrenti non-idonei, bocciati agli scritti, fu sospesa la pubblicazione della graduatoria finale. Tutto questo avveniva in nome di un’astratta possibilità di violazione dell’anonimato dei candidati (dovuta all’utilizzo di buste trasparenti, acquistate dalla pubblica amministrazione). Ne è seguito un lungo iter giurisdizionale, durato dal luglio 2012 fino alla sentenza del Consiglio di Stato del luglio 2013, che ordinava il «reimbustamento degli elaborati» di tutti i 996 candidati e «la ricorrezione» degli stessi temi, ma da parte di nuove Commissioni, che decidevano anche di adottare nuovi criteri di giudizio. Pertanto sia i temi dei 406, che avevano ormai superato tutte le fasi del concorso, sia quelli dei 590 esclusi, venivano ricorretti una 2ª volta!La ri-correzione, affidata a una nuova Commissione esaminatrice, si è conclusa lo scorso 13 dicembre 2013, con la pubblicazione dell’elenco dei nuovi ammessi. Lo scenario che emerge da questa seconda correzione mostra un vero e proprio ribaltamento dei risultati raggiunti in precedenza. Degli “originari” 406 idonei, ben 96 candidati (circa il 25%) che in precedenza avevano superato tutte le prove (preselettiva, scritti e orale), si sono ritrovati “bocciati”, con uno stravolgimento delle valutazioni ricevute in precedenza.Viceversa, 260 candidati prima bocciati, sono stati ora ammessi. È evidente che la variazione abnorme dei punteggi, tra la 1ª e la 2ª correzione, travalica le normali differenze ascrivibili alla soggettività della valutazione o alla discrezionalità tecnica della nuova Commissione. In sintesi, la ri-correzione degli scritti ha dato esiti sconcertanti: il 35,7% dei 996 candidati ha visto mutare la propria posizione “ammesso/non-ammesso”.La situazione si conferma anomala anche considerando gli orali: i 260 neo-ammessi hanno sostenuto la prova orale con la nuova Commissione, mentre i 310 bis-idonei non hanno dovuto ripeterla, in quanto già sostenuta con la precedente Commissione. Certo appare quantomeno incongruente che la 1ª Commissione venga delegittimata per la parte di correzione degli scritti (valutazione “ribaltata” dalla 2ª Commissione ), mentre ne viene convalidato l’operato per la prova orale, tramite un decreto cosiddetto “salva-orali”.Altra perplessità desta la questione dei 37 candidati, bocciati la 1ª volta agli orali dalla precedente commissione, ora riammessi a sostenerli una 2ª volta, a Commissione variata! A questi ultimi è stata data una seconda chance, quasi a rendere ancor più evidente la disparità di trattamento nei confronti dei 96 ex-idonei (che avevano superato tutte le fasi concorsuali) e a rimarcare le incongruenze della procedura (candidati bocciati agli orali nel 2012 o assenti alla prova non avrebbero più dovuto essere riconvocati).Tutto questo è accaduto in nome di un’“astratta” violazione del principio dell’anonimato, a fronte di una successiva violazione “certa e reale”, in quanto dall’aprile 2012 in poi centinaia di compiti sono stati oggetto di accesso agli atti da parte dei candidati.In 96 siamo vittime di errori altrui, ovvero l’acquisto di buste inidonee, che hanno portato alla 2ª ricorrezione degli stessi elaborati, ma con esiti ribaltati e conseguente esclusione dalla graduatoria.Gli esiti dubbi e i contorni sempre meno chiari di questo concorso hanno determinato la presentazione di nuovi ricorsi da parte dei 96 attuali esclusi. È vero, la scuola lombarda attende da 2 anni i nuovi dirigenti, ma non è nominando a marzo, con “eccessiva” celerità e prima che il Tar abbia possibilità di esprimersi il 1° luglio su una vicenda concorsuale contorta e dai contorni in via di chiarimento, che le scuole avranno garanzia di qualità e regolarità.Gruppo 96 ex-idonei