Il 19 marzo prossimo la Banca Nazionale Svizzera (Bns) aggiornerà la sua politica monetaria.
Da giorni gli analisti si chiedono se l’istituto di Berna farà ulteriormente scendere il tasso di interesse sui depositi, portandolo dall’attuale -0,75% al -1%, oppure se continuerà a contrastare l’ascesa della valuta rossocrociata con massicci acquisti di euro e di dollari.
Gli esperti sono divisi: molti pensano che tassi ancora più negativi potrebbero sicuramente frenare il franco, ma creerebbero non pochi problemi al settore finanziario e ai risparmiatori.
Sta di fatto che anche nella settimana appena conclusa la moneta svizzera si è rafforzata. Venerdì ha chiuso contro euro a 1,056805, guadagnando lo 0,2% rispetto all’apertura delle contrattazioni di lunedì 9 marzo.
La crisi legata all’epidemia di Coronavirus e il crollo delle Borse non hanno comunque né accelerato né frenato la tendenza in atto a un lento ma costante consolidamento del franco.
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