Il Governo Italiano ha appena CANCELLATO le spese condominiali: addio dal 2026 | Non sono più legittime

Condominio - CorrierediComo.it (Fonte Pexels)
Le spese condominiali sono tra gli oneri più detestati (ma inevitabili) da chi vive in appartamento. Le legge, però, prevede una specifica scappatoia.
Senza dubbio, le spese in comune sono uno dei malus più evidenti del vivere in condominio. Questo tipo di onere serve solitamente a coprire i costi legati alla pulizia delle scale, alla luce nelle aree condivise, alla manutenzione dell’ascensore e a quella del giardino, ma anche ai servizi di portineria.
D’altro canto, il condominio offre un’ampia gamma di comodità, oltre a una maggiore percezione di sicurezza, vivendo al fianco di numerosi inquilini.
In ogni caso, i dissapori tra affittuari o proprietari non mancano: c’è chi non sopporta il suono dei tacchi o dell’aspirapolvere sul soffitto, chi odia il rumoreggiare dei bambini e chi si lamenta per il cane che abbaia. In situazioni particolarmente esasperate, qualcuno arriva a fare un caso di stato anche per gli odori provenienti dalla cucina, o persino per uno sciacquone del WC nel corso della notte.
Generalmente, però, tra vicini di appartamento si tende a fare buon viso a cattivo gioco: non ha senso compromettere un clima di serenità per qualche bisticcio, nervosismo o incomprensione… eccezion fatta per le spese condominiali, spesso fonte di malumori, borbottii e recriminazioni in sede di assemblea. E qui veniamo al punto: esiste un modo legale per non pagarle?
Spese condominiali, una materia scottante
La regola generale è semplice: il proprietario dell’immobile è sempre responsabile del pagamento delle spese condominiali. Tuttavia, se l’appartamento è in affitto, il contratto può prevedere (come spesso accade) che l’inquilino paghi quelle ordinarie, mentre quelle straordinarie restano sempre a carico dell’intestatario dei muri.
Della serie: la pulizia delle scale potresti doverla onorare tu, se è specificato nel contratto, ma se ti arriva una richiesta di pagamento per il rifacimento del tetto… puoi stare tranquillo. Ma c’è di più: esiste anche uno specifico caso in cui è possibile non pagare alcuna spesa, una gabola legale che solo pochi conoscono.
Quando è possibile non pagare le spese condominiali
Nel caso in cui il costruttore del condominio possegga ancora degli immobili invenduti al suo interno, e se ha inserito nel regolamento condominiale una specifica clausola che lo solleva – del tutto o in parte – dalle spese, egli è effettivamente esonerato dal pagamento. Attenzione, però: tale clausola è valida solo se viene universalmente accettata da tutti i condomini al momento della compravendita.
Lo ha stabilito la Cassazione con l’ordinanza n.10362 del 19 aprile 2025, confermando che i condomini sono liberi di accordarsi sulla ripartizione delle spese, purché la decisione avvenga all’unanimità.