Il Liechtenstein perdona, la Svizzera no. Si è conclusa così in quel di Lugano la latitanza di un 51enne originario di Napoli ma residente nei Grigioni, ricercato dalla procura di Como in quanto ritenuto essere la mente di una presunta maxi frode al fisco che avrebbe portato all’emissione di false fatture per 170 milioni di euro. Vicenda per cui è già stata fissata l’udienza preliminare per nove persone, tra cui appunto il napoletano che ancora non era stato preso nonostante sul suo capo pendesse un mandato di cattura internazionale.
A dir la verità, nello scorso mese di luglio il 51enne era stato intercettato a Vaduz e arrestato. Tuttavia il giudice l’aveva subito scarcerato in quanto nel Liechtenstein non è prevista la possibilità di estradare una persona per un reato non considerato tale nel Principato, ovvero un reato fiscale. Una beffa per la Procura di Como, che si è rifatta nelle scorse ore: venuta a sapere della presenza del 51enne a Lugano, ha chiesto l’estradizione alle forze di polizia elvetiche che hanno poi provveduto all’arresto.
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