La bambina – di appena quattro anni – camminava da sola per la spiaggia, senza nessuno che la tenesse d’occhio. La piccola ha catturato inevitabilmente l’attenzione dei presenti, tra cui psicologi infantili che si trovavano al Lago del Segrino per trascorrere una domenica di svago e di riposo. Il quadro, poco dopo, è emerso in tutta la sua drammaticità: quella bambina non era affatto da sola, era giunta al lago con il padre che tuttavia era riverso a terra, semi incosciente e completamente ubriaco, con pure un occhio tumefatto probabilmente in seguito alla caduta.
I bagnanti hanno subito chiamato i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Como che hanno raggiunto il Lago del Segrino per verificare cosa stesse accadendo. Il padre, un 38enne residente in un comune del Lecchese, nemmeno di fronte ai militari ha compreso la gravità di quanto era accaduto e ha pure reagito, percuotendo i carabinieri, strattonandoli e insultandoli. I testimoni raccontano di come solo dopo quasi tre ore di sforzi, gli uomini dell’Arma – con una infinita pazienza – siano riusciti a portare l’uomo via dal Lago del Segrino. La piccola, nel frattempo, era stata assegnata alla nonna materna mentre il padre è finito di fronte ad un giudice.
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