“Dopo lo scempio del 2015 Regione Lombardia ci presenta la sua riforma sanitaria: bene! Ma a fare e disfare è sempre un lavorare, come dicono i saggi. E soprattutto, a farne le spese sono i cittadini più fragili, mi viene da aggiungere. Come sempre, ma più di sempre, considerato che abbiamo avuto la sfortuna di affrontare la pandemia Covid 19, con una sanità pubblica smontata” dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo.
“Quello che si legge dalla Riforma ricalca in modo importante le richieste avanzate da anni dal Partito Democratico, a partire proprio dalle introduzione delle Case della Comunità, centri di servizi sanitari diffusi in modo capillare per evitare l’ospedale-centrismo voluto invece con la riforma Maroni. Un’inversione di rotta che senz’altro fa piacere, ma non posso non evidenziare che restano ancora tanti, troppi dubbi aperti e mancanze sul piatto. Come i mille posti letto che mancano sul Lario, come si pensa di colmare questo gap che non solo fa sentire Como la Cenerentola della regione, ma che crea grossi problemi ai suoi cittadini che spesso si devono rivolgere lontano da casa per essere curati” continua il consigliere comasco.
“E a tal proposito, come si pensa di accorciare le liste d’attesa per ottenere esami e visite specialistiche nei presidi lariani?Infine, ma certamente non ultimo per importanza, come si pensa di attuare una riforma dei medici di medicina generale, ovvero i medici di base a chi faranno riferimento: a Asst lariana, ovvero alla vecchia Asl o a Ats, azienda di tutela della salute? Non si tratta di una distinzione meramente burocratica, ma dell’opportunità di avere un comparto sanitario finalmente unito sotto un unico progetto, a favore dei cittadini” conclude Orsenigo.
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