auto che stava presidiando Lipomo, ad esempio, è stata intercettata dalle forze dell’ordine, con conseguente identificazione degli occupanti e tempo perso da parte di polizia e carabinieri.«Credo sia necessario fare un distinguo – spiega il prefetto di Como, Michele Tortora – la collaborazione della cittadinanza è necessaria, anzi è fondamentale per migliorare la sicurezza. Però non si deve dimenticare un fatto: una legge disciplina i volontari che si occupano dell’osservazione del territorio. Servono particolari modalità, che non sono quelle messe in atto dai ragazzi di Lipomo».«Purtroppo – aggiunge il prefetto – è stato provato che le ronde spontanee creano più problemi che altro alle forze dell’ordine. Si tratta di qualcosa da evitare assolutamente».Ma quella del paese di cintura è sembrata più che altro la reazione spontanea di chi ha paura.«Ne sono convinto anch’io – dice Tortora – e comprendo lo stato di disagio e anche il disorientamento che si vive in certe località, come a Lipomo. L’incremento seriale di furti non fa dormire nessuno sereno. Io posso solo dire ai residenti a Lipomo di stare tranquilli, perché le forze dell’ordine sul territorio ci sono. Continuate a segnalare qualsiasi movimento sospetto. Basterebbe che ognuno controllasse la casa o l’appartamento del vicino».Sbagliato mettersi in auto per monitorare il territorio, quindi?«Certo, anche perché chi fa le ronde, così, viene identificato e va contro la legge», aggiunge.È previsto più controllo del territorio a Lipomo dopo i furti continui?«Sì, e i presìdi sono ben visibili da alcuni giorni e con risultati tangibili. Non possiamo lasciare scoperta una parte del territorio», conclude Michele Tortora.Risposte che non sono piaciute però al parlamentare canturino della Lega Nord Nicola Molteni. Molteni, peraltro, non è mai stato tenero con le Prefetture. Nel 2011, con la collega deputata Erica Rivolta, ne aveva chiesto la chiusura, bollando l’ente di via Volta come «inutile, costoso e senza attribuzioni specifiche».Ieri, sul suo profilo Facebook, il parlamentare del Carroccio ha così sentenziato: «Il prefetto di Como dice che le ronde sono inutili e forse dannose? I cittadini invece le vogliono, ovviamente secondo la legge. Io sto, senza se e senza ma, con i cittadini». «Inutile sarà qualcun altro!» rincara la dose il deputato e avvocato Nicola Molteni.
Paolo Annoni
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