Riposta purtroppo con il cuore dolorante la maglia da tifosa, il sindaco di Cantù Alice Galbiati torna sull’amara retrocessione della squadra di basket e sul futuro del palazzetto canturino che «segnerà, in parallelo, la rinascita della squadra e la nuova vita sportiva da un punto di vista delle infrastrutture nel nostro territorio. I due progetti di ricostruzione e rilancio verso l’alto saranno come due anime gemelle. Questo è il nostro auspicio e per questo obiettivo, ovviamente noi in particolare per la parte amministrativa, continuiamo a lavorare».Queste le prime parole del sindaco di Cantù, che come tutti i tifosi ha seguito domenica scorsa la partita in televisione e prima di indossare la fascia tricolore da sindaco e ragionare sul futuro, non può non valutare la stagione cestistica. «Abbiamo sperato fino all’ultimo in un risultato-salvezza che purtroppo non è arrivato. La delusione è grande, ma non bisogna dimenticare che negli ultimi tempi abbiamo vissuto momenti molto difficili sul fronte societario e della squadra, ma ci si è sempre rialzati con grinta. Del resto i tifosi e il territorio da sempre hanno un legame molto forte e viscerale con la squadra di basket, così sarà anche in futuro – dice il sindaco – E proprio questo spirito, insieme a quanto si sta facendo sia a livello di team che di palazzetto, riporterà il Basket Cantù in cima». Ecco allora che non è possibile non discutere proprio dei prossimi passaggi che dovranno portare alla realizzazione della nuova casa della squadra di basket. «Il procedimento va avanti senza intoppi o rallentamenti di alcun tipo. Ovviamente seppur molto dispiaciuti, la retrocessione non impatterà in alcun modo, anzi potrà essere di slancio – spiega il sindaco – La società ha depositato la Valutazione ambientale strategica (Vas), con gli studi di impatto acustico, viabilistico e paesaggistico uniti a una relazione geologica e idrogeologica, mentre entro la fine di maggio, al massimo inizio giugno verrà presentato il progetto definitivo con la ferma intenzione della società di rispettare il cronoprogramma previsto». Progetto che poi dovrà ovviamente «passare in Conferenza dei servizi. Il termine ultimo sarà di 120 giorni dal progetto definitivo, quindi si parla ancora di parecchi mesi, ma siamo assolutamente tutti impegnati per andare avanti», chiude il sindaco.Quello in atto è il terzo tentativo di dare alla Pallacanestro Cantù e alla Città del Mobile un impianto sportivo moderno, con 6mila posti a sedere. Un progetto nato dalla collaborazione tra il club e Asm Global, società americana specializzata nei servizi e nella gestione dei grandi impianti, che seguirà il marketing e co-gestirà il palasport.
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