«Situazione economica mobile» così il 12° rapporto Uil del Lario fotografa l’andamento delle richieste di cassa integrazione nel territorio comasco e lecchese nel corso dell’anno appena trascorso.Nel Comasco, all’inizio dell’anno, si erano verificate le maggiori criticità, soprattutto per il settore tessile, che «fa ancora fatica a trovare una continuità e stabilità economica» scrive Salvatore Monteduro, segretario generale della Uil Lario riferendosi in particolare alla crisi della Canepa. Tutti gli altri settori produttivi hanno invece rilevato maggiore dinamicità, con il settore del commercio e del turismo, che ha dato un contributo notevole a sostenere la ripresa.La Uil si dice preoccupata per la frenata dell’economia globale, in special modo di quella tedesca, una delle principali destinazione dei prodotti manifatturieri comaschi.«Infine, si rileva l’importanza sociale degli ammortizzatori, con i quali si è impedito a 2.300 lavoratori delle Province di Como e Lecco di perdere il posto di lavoro» conclude il segretario generale.
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