Chiamata a raccolta delle compagnie per realizzare uno spettacolo
Con i teatri chiusi cresce il numero di compagnie che ripropongono video di vecchi spettacoli o ne mettono in scena di nuovi sui canali social, con risultati più o meno convincenti. Giuseppe Adduci – regista, autore e direttore di TeatroGruppo Popolare – fa un passo in più: a partire dalla riflessione sul dopo epidemia e sul “distanziamento sociale” a cui saremo destinati, lancia un appello a tutte le compagnie comasche.«Il teatro ha ed è una grande risposta, perché per sua natura è cultura e partecipazione in senso stretto, perché è la forma di comunicazione sociale più antica e paradossalmente sempre nuova – scrive Adduci – E perché questa accezione non sia vanificata e diventi attuazione progettuale occorre chiamarsi a raccolta».«Le Compagnie comasche devono, senza rinunciare alla loro identità, agglomerarsi in un progetto unitario – è il cuore della proposta di Adduci – Questa è la risposta che siamo tenuti a dare. Fare fronte unico, pur nelle diverse interpretazioni del senso della scena, con un progetto che le veda unite nell’affrontare culturalmente il futuro, sperimentando anche in forma basica lo stare insieme intorno a un prodotto teatrale. Uniamo tutti i teatri, per una volta. Ci mettiamo insieme tutti quanti, tutte le compagnie comasche, e non solo perché c’è il coronavirus, ma perché c’è necessità di orientare il futuro a proteggere la bellezza del vivere comune, perché non è vero che la bellezza salverà il mondo ma è vero che il mondo deve salvare la bellezza. Proviamo a pensare il domani anche in un modo nuovo, non definitivo, non per sempre, ma almeno per cominciare a elaborare nuove e diverse possibilità».Adduci propone un testo classico Le Troiane di Euripide per la sua valenza sociale (è una riflessione sulla guerra e sulla pace), e poiché, essendo diviso in quadri distinti, può essere suddiviso tra le varie compagnie, una scena per ciascuna, con allestimento, registi e attori propri, e scenografia e costumi concordati. Le scene potranno poi essere assemblate in un unico spettacolo da offrire alla popolazione.«Ci stiamo muovendo affinché il progetto sia finanziato, così che chi partecipa possa avere un ritorno economico – conclude Adduci – Ci stiamo muovendo anche per unire intorno al progetto le realtà industriali e artigiane del territorio che possano finanziarlo anche “affettivamente”, come segno di coesione sociale. Chiediamo a tutte le compagnie comasche di partecipare e di darcene conferma in tempi brevi in modo da agire con tempestività, rafforzati dal numero e dalla qualità».Info: 347.6196431; info@teatrogruppopopolare.it.
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