Passata la fase più critica dell’emergenza Coronavirus, riemergono problemi che erano stati messi in stand by. Primo tra tutti l’assistenza e l’accoglienza ai senza tetto che sono tornati in più punti della città, a partire dal portico di San Francesco. E subito il Pd, per voce del consigliere Patrizia Lissi, ha chiesto un intervento al sindaco Landriscina, avanzando possibili soluzioni, come una tensostruttura da collocare a Sant’Abbondio nell’area occupata dalla festa del patrono. «Il Comune non può pretendere che la situazione di disagio dei senzatetto si risolva da sola o grazie alle associazioni. Con la chiusura delle strutture invernali, Landriscina sia sindaco anche per chi non ha il privilegio di un tetto sulla testa», dice Patrizia Lissi. «Il Comune individui luoghi idonei come in via Cadorna dove è stato aperto uno spazio per l’emergenza Covid-19 o i locali del San Martino o a Sant’Abbondio. E usiamo gli 840mila euro del progetto “Strade verso casa” (giunta Lucini) per i piani di housing first, ovvero per reinserire i bisognosi in unità abitative indipendenti». Sollecitato anche un servizio di strada con operatori sanitari e assistenti sociali per raggiungere chi ha bisogno e chi rifiuta il posto in dormitorio.
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