La nuova frontiera dell’export per le aziende comasche è a stelle e strisce. Un futuro tracciato ieri dal viceministro allo Sviluppo economico, Carlo Calenda, che ha partecipato alla riunione della giunta di presidenza di Unindustria Como. L’esponente del governo ha incontrato gli imprenditori per fare il punto soprattutto sulle strategie per l’internazionalizzazione.
Sul tavolo anche la preoccupazione per la delicata situazione politica della Russia e il rischio di una riduzione dell’export. «Abbiamo messo a punto un piano straordinario sugli Usa – ha detto il viceministro allo Sviluppo – È un mercato nel quale l’Italia ha in assoluto il più alto potenziale di sviluppo. C’è un accordo sul libero scambio che avrà un impatto importante proprio sul tessile, favorendo in modo significativo gli scambi».Gli imprenditori comaschi hanno chiesto risposte anche sulle preoccupazioni legate alla difficile situazione politica della Russia. «Il quadro è molto complesso e siamo vicini a un momento di svolta che potrebbe essere positivo, anche se questo non è certo né scontato – ha detto Calenda – Attualmente, l’embargo riguarda solo una minima parte dei prodotti esportati dall’Italia. Il vero problema è che la Russia si sta avvitando su una depressione della crescita. È un problema per il quale possiamo fare poco e che avrà ripercussioni sulle esportazioni».L’approfondimento sul Corriere di Como in edicola martedì 30 settembre
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