L’associazione “Fare arte nel nostro tempo” porta in Ticino una nuova rassegna di incontri dal titolo “È per rinascere che siamo nati”, realizzata in collaborazione con “LongLake Festival” e “L’Ideatorio dell’Università della Svizzera Italiana”.Si comincerà con “Illuminating”, una serie di incontri e conferenze sulla video arte internazionale che si terrà a Lugano il 22 e 23 agosto e il 4 settembre.In autunno è prevista una seconda parte di appuntamenti (che proseguiranno fino alla primavera 2022) e che vedranno ospiti grandi personaggi del mondo della scienza e della letteratura.Il titolo della rassegna, “È per rinascere che siamo nati”, è ispirata a un verso del poeta Pablo Neruda e traccia il filo rosso degli eventi, ovvero i differenti aspetti della rigenerazione e la necessità di slanci nuovi per ripensare quesiti, superare barriere e abitudini, confrontarsi con l’indifferenza e per rapportarsi attivamente verso il pubblico. “Rigenerazione” è un concetto che riguarda la persona, la natura, il mondo nella sua complessità, là dove è possibile recuperare e ridare nuova vita.I prossimi eventiDal desiderio di riflettere su nascita e rigenerazione e sull’interazione che l’uomo intrattiene con la natura come specchio emotivo e stimolo verso nuove vie, è nata la prima parte della rassegna, che si svolge nello spazio pubblico a Lugano, il progetto artistico. Le tre serate di proiezioni all’aperto, raggruppate nel titolo “Illuminating”, propongono una selezione di opere video, dai pionieri della videoarte alle ultime generazioni, in un percorso storico e tematico attraverso la lente delle moving images.Si comincia domenica 22 agosto, alle 21, in piazzetta San Carlo a Lugano, con l’intervento di Eva Fabbris sulle origini del video tra arte, tecnica e natura. Seguirà la proiezione di un intervento di Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, già direttore della Normale di Pisa e presidente del consiglio scientifico del Louvre. Via poi alle proiezioni di nove creativi internazionali della video arte.Lunedì 23 agosto, alle 21, sempre in piazzetta San Carlo a Lugano, verrà proiettato un estratto di Telmo Pievani, filosofo della scienza e divulgatore, professore ordinario di Filosofia delle scienze biologiche e bioetica all’Università degli Studi di Padova; seguirà la proiezione di “Naturales Historiae (still), 2019” dell’artista Pauline Julier, frutto di un’ambiziosa ricerca nella storia della natura, con la partecipazione del filosofo Bruno Latour, dell’antropologo Philippe Descola e del paleobiologo Jun Wang.Infine, il 4 settembre, alle 21, al Boschetto del Parco Ciani verrà proposto un intervento del celebre Stefano Mancuso, direttore del laboratorio di neurobiologia vegetale dell’Università di Firenze, nel 2013 inserito nella classifica degli uomini che cambiano il mondo del New Yorker. A seguire, le proiezioni dei videoartisti e conclusione della rassegna.In autunnoIl 12 ottobre, alle 18, al LAC di Lugano, relatore sarà Dominique Bourg, professore onorario alla facoltà di geoscienze e dell’ambiente dell’Università di Losanna e direttore dell’Istituto delle politiche territoriali.Il 9 novembre, alle ore 18.30 alla Biblioteca Cantonale di Lugano, Niccolò Scaffai, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Siena, tratterà del concetto di “visione” in letteratura e del rapporto dell’uomo con la natura.
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