Impatto contro un muro a 160 km/h, poi in gara solo per orgoglio: Uboldi non molla

Davide Uboldi

Davide Uboldi in pista - Facebook - CorrierediComo.it

Il weekend di Imola doveva essere la grande occasione per Davide Uboldi. Un incidente ha rischiato di rovinare tutto.

Partito da secondo nella classifica generale, il pilota comasco puntava a sfruttare le due gare romagnole per attaccare il leader Simone Bianco e riaprire la corsa al titolo.

Purtroppo, il suo fine settimana si è trasformato in un incubo. Gara 1 è iniziata decisamente in modo caotico già nel giro di formazione, quando Luca Verdi e Christian Canonica si sono scontrati alla Piratella.

Ma la nube nera per Uboldi è arrivata poco dopo il via ufficiale: coinvolto in un violento incidente multiplo, la sua vettura ha sbattuto contro il muro a oltre 160 km/h.

Il colpo ha messo fuori gioco lui, Andrea Frizza e Filippo Lazzaroni, costringendo i commissari a esporre nuovamente la bandiera rossa. Da questo fatto c’è stato il  ritiro immediato per Uboldi, mentre Bianco ha conquistato una vittoria che lo ha portato a un passo dal titolo.

Fortunatamente Uboldi è illeso

Una chance esiste ancora per il ritiro di Bianco in gara 2. Uboldi ha affermato di essere illeso, tuttavia riconosce che le sue condizioni fisiche, dopo lo schianto del giorno precedente, non sono ideali. Dolori alle gambe e allo sterno lo hanno fortemente limitato e, nonostante la partenza dall’ultima fila, ha stretto i denti per onorare l’impegno.

Ha chiuso decimo, raccogliendo punti preziosi ma insufficienti per mettere pressione a Bianco, che resta in testa. “Sono fortunato a essere uscito sulle mie gambe da quell’impatto. Ho corso solo per rispetto verso il team e la gara, ma non ero a posto”, ha dichiarato Uboldi. Con due gare ancora da disputare a Misano, il titolo è matematicamente irraggiungibile, ma Uboldi ha promesso battaglia: “Combatterò fino all’ultimo giro, almeno per chiudere secondo”.

Davide Uboldi pilota
Davide Uboldi auto – Facebook – CorrierediComo.it

Uboldi grande professionista

Dalla sventura di Imola emerge un ritratto positivo di Davide Uboldi: non solo un veterano delle corse, ma un vero combattente. Corre con una passione grande ed è riuscito a rischiare e lottare anche quando il fisico lo tradisce. È un pilota che non si arrende, nemmeno quando tutto gli sembra avverso.

Già in passato aveva dimostrato carattere, alternando podi brillanti a episodi sfortunati che gli avevano impedito di lottare fino in fondo per il titolo. Ma mai come questa volta ha dimostrato cosa significa essere un atleta d’alta classe: coraggioso, leale, resistente e sempre rispettoso del lavoro di tutto il team. Questi elementi fanno di lui un grande professionista sportivo.