Le due facce dell’archeologia(l.m.) Sant’Abbondio, ovvero come mettere (involontariamente) in mostra due modi di vivere i beni culturali lariani del tutto agli antipodi. La fiera ospiterà, come di consueto, anche una rassegna storico-didattica curata dalla meritoria Società Archeologica Comense.
Quest’anno il tema, suggestivo per i tanti spunti di dibattito sul turismo culturale, è Le mura di Como da Giulio Cesare a Napoleone. Andrà in scena dal 27 agosto al 2 settembre, in tandem con la fiera, in quel gioiello restaurato che è la chiesa dei Santi Cosma e Damiano in via Regina 27 (inaugurazione mercoledì alle 17, l’allestimento partirà lunedì). L’evento si completerà con la presentazione di importanti documenti, tra cui alcuni inediti, provenienti da collezioni private e dall’Archivio di Stato cittadino.
Ma il pubblico che visiterà la fiera e la mostra, a poca distanza, in via Rimoldi, accanto a San Rocco, potrà rendersi conto dello stato di degrado in cui versa l’antico ex complesso di San Lazzaro. Il Comune ha ribadito per ben due volte quest’estate ai proprietari di provvedere a una celere messa in sicurezza dell’edificio. «Sarebbe un primo passo per la salvaguardia di un bene storico di grande importanza per Como. Certo che è un malato in agonia, è ormai in condizioni critiche», chiosa il presidente dell’Archeologica, Giancarlo Frigerio.
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